Alexandreis | |
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Autore | Gualtiero di Châtillon |
1ª ed. originale | |
Genere | poema |
L’Alexandreis, poema epico che ripercorre le imprese di Alessandro Magno, è senz’ombra di dubbio l’opera più celebre di Gualtiero di Châtillon, nonché uno degli esempi più alti della letteratura del XII secolo.[1]
Essa è composta da 5506 esametri dattilici suddivisi in dieci libri, ognuno dei quali presenta all’inizio un sommario che fornisce al lettore informazioni sul suo contenuto; è inoltre preceduta da un prologo in prosa in cui l’autore stesso ne indica il titolo.[2]
L'Alexandreis è dedicata all’ arcivescovo di Reims e cardinale Guglielmo dalle Bianche Mani: lo attestano i vv. 12-26 del libro I, i vv. 518-520 del II, e i vv. 461-469 del X, nonché l’acrostico GUILLERMUS che si compone unendo le prime lettere di ognuna delle dieci sezioni del testo.[3]
Alcune vitae presenti nei manoscritti riportano due possibili motivazioni per la genesi del poema: secondo una prima versione esso sarebbe stato un mezzo da parte di Gualtiero per riconciliarsi con il suo mecenate dopo essere stato allontanato dalla sua corte; secondo un altro resoconto invece l'Alexandreis sarebbe frutto dello scontro poetico con Matteo di Vendôme, altro chierico alla corte dell’arcivescovo di Reims, autore del Tobias, una versificazione in distici del libro biblico.[4]