La cicca è ciò che resta di una sigaretta o di un sigaro dopo il suo uso. È detta anche mozzicone di sigaretta/di sigaro o, con accezione assoluta, semplicemente mozzicone[1]. Nella stessa accezione assoluta, in contesti linguistici meridionali, si usa anche il termine mozzone[2].
Con il termine cicca si usa indicare anche il mozzicone spento di sigaro che alcuni usano masticare, un'azione, questa, che in italiano è denominata ciccare[1][3].
A dispetto della loro apparenza inoffensiva, le cicche sono causa di rilevanti problemi ecologici, sia nel campo della gestione dei rifiuti sia nel campo della gestione forestale. Tali problemi sono particolarmente legati all'abitudine diffusa di disperderle nell'ambiente, sia naturale che urbanizzato, un gesto apparentemente innocuo che implica, invece, pesanti ricadute ambientali, giungendo, in alcuni casi, a integrare pesanti profili di responsabilità penale. Oltre agli aspetti ecologici, la disseminazione e l'ubiquità delle cicche negli spazi pubblici può essere anche percepita come uno dei più sgradevoli sintomi di degrado del tessuto ambientale e del decoro urbano, in misura inferiore solo all'abbandono di feci per le strade[4].
Assumono un certo rilievo, inoltre, aspetti relativi all'igiene e alla sanità, legati al rischio di intossicazione per ingestione, particolarmente in soggetti di età infantile, anche se, in questo caso, il rischio appare più intrinsecamente legato a questioni di sicurezza domestica, piuttosto che alla disseminazione di cicche negli spazi pubblici frequentati dai bambini.
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore A. Atzori et al.