Un corallite è l'esoscheletro individuale, generalmente a forma di calice o coppa, dei polipi corallini dell'ordine Scleractinia, che funge da sostegno e all'interno del quale il polipo si può ritrarre. Il corallite è composto di aragonite, che è una forma cristallina di carbonato di calcio, secreto dal polipo stesso.
Il termine è talora applicato anche agli octocoralli del genere Heliopora, e agli idrozoi del genere Millepora, impropriamente denominati "coralli di fuoco".
La struttura è tipica dei coralli ermatipici, principali contributori alla formazione delle barriere coralline. Nelle specie coloniali, i coralliti si fondono a formare strutture di forma diversa: massicce, ramificate, laminari, sferiche, monticolari, colonnari, foliacee, incrostanti o a placche. Quando i coralliti non sono a stretto contatto fra loro, la colonia è detta plocoide, mentre quando i coralliti sono posti a diretto contatto la colonia è detta cerioide. In una colonia plocoide i corralliti sono tipicamente cilindrici con pareti distinte separate fra loro dal cenosteo.[1] Quando la sua conformazione è allungata, a forma di tubo, la colonia è detta faceloide. Talora i coralliti sono disposti, in serie più o meno allungate, in avvallamenti della superficie della colonia: in tali casi la colonia è detta meandroide, mentre se i coralliti sono disposti a formare delle protuberanze (monticule) la colonia è detta idnoforoide.[2][3]
Nei coralli ramificati, come per esempio quelli del genere Acropora, sono presenti due forme di coralliti, assiali e radiali. I coralliti assiali sono più superficiali e si trovano in prossimità degli apici delle ramificazioni, mentre i coralliti radiali occupano le parti laterali delle ramificazioni.[4]