Con il nome di Cornovi (che potrebbe significare popolo del corno) erano indicate alcune tribù celtiche della Britannia. Il nome compare nelle fonti antiche in varie forme: Cornavii, Cornabii, e Curnavii[1]. C'erano i Cornovi delle Midland, che si trovavano nell'area dell'odierno Shropshire. Nel II secolo d.C. Claudio Tolomeo nella sua Geografia menziona due delle loro città: Deva Victrix (oggi Chester) e Viroconium Cornoviorum (oggi Wroxeter), che era la loro capitale e probabilmente il quarto più grande insediamento romano in Britannia. C'erano poi i Cornovi del Caithness, ubicati nella Scozia settentrionale e noti solo da una menzione nella Geografia tolemaica. C'erano, infine, i Cornovi di Cornovaglia, che appartenevano alla tribù dei Dumnoni, ubicati nella Britannia sud-occidentale. La loro esistenza si evince da un passo della Cosmografia ravennate del VII secolo, dove compare la parola purocoronavis, che viene considerata come un errore di trascrizione per durocornavis (o durocornovium[2]), che significherebbe "fortezza dei Cornovi"[senza fonte].