I Cyranides (anche Kyranides o Kiranides) sono una raccolta di trattati di magia e medicina, scritti in greco antico e riuniti la prima volta nel IV secolo.[1][2] Sono stati descritti come un texte vivant, a causa della loro complessa trasmissione testuale: nel corso del tempo hanno subito aggiunte e riscritture. La raccolta risultante tratta delle proprietà magiche e degli usi pratici di gemme, piante e animali.[3] Contengono inoltre una storia dell'alchimia occidentale.[4][5] In quanto testo medico, i Cyranides ebbero una scarsa considerazione persino in epoca classica e nel Medioevo, per via del linguaggio vernacolare in cui sono scritti e per l'affidamento a conoscenze folkloristiche, piuttosto che alle teorie di Ippocrate e Galeno.[6]
Negli Pseudodoxia Epidemica, Thomas Browne sostenne che i Cyranides fossero composti da opere di Arpocrazione e di medici arabi.[4] Nel Medioevo, il chierico Pascalis Romanus tradusse in latino i Cyranides per l'imperatore Manuele I Comneno.