La deonomastica è lo studio dei nomi comuni, delle espressioni (come i modi di dire) o delle formazioni univerbate che originano dai nomi propri, anche attraverso meccanismi di derivazione.[1][2] Tali nomi sono detti deonomastici (o anche deonimici).[3] Nell'ambito della disciplina i deonimici si definiscono poi "deantroponimici" se derivati da nomi di persona e "detoponimici" se da nomi di luogo; con "eponimo" si indica il nome proprio originario.
Di alcune di queste espressioni si sono perse le origini.[1]
Il primo studio sistematico sull'argomento è un saggio di Bruno Migliorini pubblicato nel 1927[4], che rimane ancor oggi un punto di riferimento per la materia.
Il termine deonomastica è stato introdotto da Enzo La Stella nel 1982, nell'articolo «Deonomastica: lo studio dei vocaboli derivati da nomi propri», pubblicato sulla rivista Le lingue del mondo.[2][5]