Diphyllobothrium | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Platyhelminthes |
Classe | Cestoda |
Sottoclasse | Eucestoda |
Ordine | Pseudophyllidea |
Famiglia | Diphyllobothriidae |
Genere | Diphyllobothrium Cobbold, 1858 |
Specie | D. latum D. pacificum |
Il Diphyllobothrium Cobbold, 1858 o Botriocefalo è un genere di platelminti che possono causare la difillobotriasi (botriocefalosi) negli esseri umani attraverso il consumo di pesce crudo o poco cotto. La specie principale causa di difillobotriasi è il Diphyllobothrium latum, un cestode che infetta pesci e mammiferi, responsabile di una delle zoonosi da cestode più diffuse al mondo e conosciuto anche come tenia del pesce. D. latum è diffuso in Scandinavia, Russia occidentale, regioni baltiche dell'Europa, sebbene attualmente sia anche presente in Nord America, specialmente nel Nord Ovest del Pacifico. Nell'estrema parte orientale della Russia è stato identificato D. klebanovskii, che ha per ospite intermedio il Salmone rosa ed il Salmone keta.[1] Altri membri del genere Diphyllobothrium comprendono D. dendriticum (la tenia del salmone), che ha una diffusione ancora più ampia (l'intero emisfero settentrionale), D. pacificum, D. cordatum, D. ursi, D. lanceolatum, D. dalliae, e D. yonagoensis, i quali però raramente infettano l'uomo. In Giappone, la specie più comune responsabile di infezione umana è D. nihonkaiense, considerato una specie separata dal D. latum solo nel 1986;[2] da successivi studi molecolari è risultato appartenere alla specie D. klebanovskii.[3]