al-Ḍirghām | |
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Morte | maggio/giugno o luglio/agosto 1164 |
Etnia | arabo |
Religione | Sunnismo |
Dati militari | |
Paese servito | Califfato fatimide |
Forza armata | Esercito |
Grado | Comandante |
Guerre | Invasioni crociate dell'Egitto |
Altre cariche | Visir |
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Abu'l-Ashbāl al-Ḍirghām ibn ʿĀmir ibn Sawwār al-Lukhamī (in arabo أبو الأشبال ضرغام بن عامر بن سوار اللخمي?; prima del 1153 – maggio/giugno o luglio/agosto 1164) comandante arabo al servizio del Califfato fatimide.
Eccellente guerriero e cavaliere esemplare, si distinse quando ottenne alcuni successi contro i crociati del regno di Gerusalemme e sedando alcune ribellioni interne. Nonostante i suoi stretti legami personali con i visir Tala'i' ibn Ruzzik e suo figlio Ruzzik ibn Tala'i, si unì a Shawar quando quest'ultimo si ribellò a Ruzzik e fece prigioniero il visir. Nove mesi dopo, Dirgham tradì anche Shawar e lo scacciò dalla capitale, imponendosi egli stesso come visir il 31 agosto 1163. Nel 1164, durante un'altra invasione crociata, Dirgham si scontrò con Shawar, che aveva ottenuto il sostegno delle truppe siriane guidate da Shirkuh. Abbandonato dalla maggior parte delle sue truppe, Dirgham fu ucciso tra maggio e agosto 1164 dall'esercito di Shawar.