Fantine | |
---|---|
Fantine di Margaret Hall (1886) | |
Universo | I miserabili |
Autore | Victor Hugo |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Etnia | francese |
Luogo di nascita | Francia |
Fantine è un personaggio chiave del celebre romanzo del 1862 I miserabili di Victor Hugo. Ella rappresenta l'incoscienza del primo amore, l'amore oblativo di una madre, oltre ad essere una vittima della morale bigotta dell'epoca.
La storia di Fantine viene narrata nel terzo tomo dell'opera, dopo gli avvenimenti legati al vescovo di Digne, Monseigneur Myriel, e all'ex galeotto Jean Valjean.
Fantine entra nel libro sorridente, radiosa, innamorata, con i capelli d'oro ed i denti di perla, con un profilo degno di una statua greca che rappresenti la grazia e il pudore; esce di scena morendo disperata per il non poter riveder più la figlioletta, con i capelli ed i denti venduti per vestire la sua piccola Cosette e per comprarle medicine, dopo esser stata costretta a prostituirsi per combattere la miseria senza peraltro vincerla, muore sotto le parole crudeli di Javert, che le dice che ella non rivedrà mai la sua bambina.
La storia di Fantine è un vero e proprio racconto nel racconto, e percorre la sua vita dalla nascita alla morte. Hugo le dedica molteplici pagine, scritte in maniera introspettiva, che commuovono il lettore con un quadro di una miserabile che si eleva come un angelo caduto nelle tenebre, il cui solo peccato fu l'amore, l'amore di gioventù e l'amore per Cosette.