La glossematica (dal greco γλῶσσα, glossa, 'lingua' o 'linguaggio', e matematica) è una teoria linguistica e semiotica sviluppata dallo studioso danese Louis Hjelmslev sulla base della linguistica strutturale di Ferdinand de Saussure.
Accanto al Circolo di Praga, al Formalismo russo e allo stesso strutturalismo, la scuola danese ha costituito uno dei più importanti centri europei di riflessione sul linguaggio, contribuendo a creare una solida base teorica per l'intera filosofia del linguaggio del Novecento (da non confondersi con la filosofia analitica anglosassone).
Secondo i principi esposti dallo stesso Hjelmslev nei suoi Fondamenti della teoria del linguaggio (1943), la teoria glossematica è una teoria sull'analisi dei testi che prende come oggetto d'esame le relazioni tra i singoli elementi che costituiscono il testo analizzato. In conformità alla linguistica strutturale, ogni elemento del testo viene considerato su due piani (o assi) differenti (vedi Assi del linguaggio):
Indipendentemente dall'asse preso in considerazione, ogni coppia di termini può essere collegata solo da tre funzioni diverse:
Da queste due classificazioni congiunte, ossia dall'asse su cui si trovano i termini e dalla relazione tra i due termini, possiamo ottenere sei tipi diversi di funzione: