Infidels album in studio | |
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Artista | Bob Dylan |
Pubblicazione | 27 ottobre 1983 |
Durata | 41:39 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Rock |
Etichetta | CBS Records |
Produttore | Bob Dylan, Mark Knopfler |
Registrazione | Aprile-maggio 1983 |
Formati | LP, CD |
Note | n. 20 n. 9 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | 1 |
Bob Dylan - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | |
Robert Christgau | B- |
Rolling Stone | |
Piero Scaruffi | [1] |
Ondarock | [2] |
Infidels è il ventiduesimo album in studio di Bob Dylan, pubblicato nell'ottobre del 1983 dalla CBS Records.
Prodotto da Mark Knopfler e Dylan stesso, Infidels è visto come il suo ritorno alla musica laica, dopo la conversione al Cristianesimo e tre album evangelici e Gospel. Sebbene Dylan non abbia mai pubblicamente rinunciato alla sua fede o abbandonato la sua immagine religiosa[3], Infidels ottenne molta attenzione per il fatto di concentrarsi su temi più personali come l'amore e l'abbandono, in aggiunta a un'analisi dell'ambiente e della geopolitica.
La reazione della critica è stata la migliore per Dylan da molti anni, le sue performance e i suoi testi sono stati osannati quasi universalmente. L'album andò abbastanza bene anche da un punto di vista commerciale, raggiungendo la posizione numero 20 negli Stati Uniti, e ottenendo un disco d'oro, e la posizione numero 9 in classifica nel Regno Unito. Inoltre, molti fan e critici furono stupiti dalle numerose canzoni inesplicabilmente escluse dall'album appena prima della registrazione - anzitutto Blind Willie McTell, considerata una delle migliori della sua carriera da molti critici, e non pubblicata ufficialmente fino alla sua comparsa su The Bootleg Series Volumes 1–3 otto anni dopo.