Ioexolo | |
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Nome IUPAC | |
1-N,3-N-bis(2,3-diidrossipropil)-5-[N-(2,3-diidrossipropil)acetamido]-2,4,6-triiodobenzene-1,3-dicarbossamide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H26I3N3O9 |
Massa molecolare (u) | 821,138 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 266-164-2 |
Codice ATC | V08 |
PubChem | 3730 |
DrugBank | DBDB01362 |
SMILES | CC(=O)N(CC(CO)O)C1=C(C(=C(C(=C1I)C(=O)NCC(CO)O)I)C(=O)NCC(CO)O)I |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | intratecale, intravascolare, orale, intracavitale |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | nn |
Emivita | Variabile |
Escrezione | Renale, non modificato |
Indicazioni di sicurezza | |
Lo ioexolo è un composto che si caratterizza per la sua radio-opacità e pertanto viene impiegato in diagnostica come agente di contrasto. Lo ioexolo è un mezzo di contrasto non ionico, monomero, a bassa osmolalità.[1]
La sostanza è in grado di attivare il sistema del complemento causando liberazione di istamina dalle mast-cellule e dai basofili. Non sono note le ripercussioni cliniche che derivano da queste proprietà dello iexolo.