Neferneferuaton

Ankheperura Neferneferuaton
Possibile testa di Merytaton, candidata all'identificazione con Ankheperura Neferneferuaton. Museo del Louvre, Parigi.
Signora dell'Alto e del Basso Egitto
In carica1334 a.C. - 1332 a.C.
PredecessoreSmenkhara
SuccessoreTutankhamon
Nome completoAnkheperura-meri-Neferkheperura/-meri-Uaenra/meri-Aton Neferneferuaton
MorteAkhetaton, ca. 1332 a.C.
DinastiaXVIII dinastia egizia
Padresconosciuto
Madresconosciuta
Consortese Nefertiti: Akhenaton?
se Merytaton: Smenkhara?

Ankheperura Meri-Neferkheperura[1] (anche -Meri-Uaenra e -Meri-Aton Neferneferuaton) è il nome con cui varie antiche fonti egizie si riferiscono a una sovrana, non identificata, della XVIII dinastia: probabilmente alla regina Nefertiti, Grande sposa reale del faraone Akhenaton (1351 a.C. - 1334/3 a.C.[2]), o alla loro primogenita Merytaton. Le evidenze archeologiche indicano che una donna regnò come faraone nei momenti finali della XVIII dinastia, durante l'epilogo dell'eresia amarniana. Il suo sesso è confermato da alcune forme femminili correlate al suo cartiglio, e soprattutto dall'epiteto Akhet-en-hyes ("Utile al Suo Sposo") incorporato in una versione del suo secondo cartiglio[3][4][5].

Non deve essere confusa col faraone Smenkhara, che fra i suoi nomi annoverava Ankheperura (per intero: Ankheperura Smenkhara-Djeser-Kheperu), ma privato di ogni epiteto, né con Neferneferuaton Tasherit.

  1. ^ Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003. p.266. ISBN 88-452-5531-X.
  2. ^ Jürgen von Beckerath, Chronologie des Pharaonischen Ägypten, Magonza, Philipp von Zabern, 1997, p. 190, ISBN 3-8053-2310-7.
  3. ^ Bill Manley (a cura di), The Seventy Great Mysteries of Ancient Egypt, Thames & Hudson, Londra 2001. ISBN 0-500-05123-2. p.130.
  4. ^ Krauss, Rolf, Das Ende der Amarnazeit (The End of the Amarna Period), Hildesheim, 1978, pp. 43-7..
  5. ^ Allen, James P., Nefertiti and Smenkh-ka-re, Göttinger Miszellen 141, 1994, pp. 7-17..

Neferneferuaton

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