Palaeocursornis | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Ordine | † Pterosauria |
Sottordine | † Pterodactyloidea |
Clade | † Neoazhdarchia |
Famiglia | † Azhdarchidae |
Genere | † Palaeocursornis Kessler & Jurcsák, 1986 |
Nomenclatura binomiale | |
† Palaeocursornis corneti (Kessler & Jurcsák, 1984 [originariamente Limnornis]) |
Paleocursornis (il cui nome significa "antico uccello corridore") è un genere estinto di pterosauro pterodactyloide azhdarchide vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 143 milioni di anni fa (Berriasiano), in quello che oggi è il Cornet, vicino a Oradea, nella Romania nord-occidentale. Il genere contiene una singola specie, ossia P. corneti, descritta nel 1984 sulla base di un singolo osso (MTCO-P 1637) interpretato come la parte distale di un femore sinistro. Inizialmente, si pensava che il femore appartenesse ad un uccello paleognato incapace di volare, probabilmente un ratite, e in seguito venne identificato come un'ornithuromorpho primitivo o un teropode non-aviano (Benton et al., 1997). Tuttavia, un'attenta rivalutazione dell'esemplare suggerì che non fosse affatto un femore, ma un osso del braccio (omero) di uno pterosauro pterodactyloide simile ad Azhdarcho.[1] Il fossile è molto piccolo, lungo appena 2,5 centimetri (1 pollice), sebbene una volta completo sarebbe stato il doppio. Confronti con altri azhdarchoidi suggeriscono che l'apertura alare dell'animale doveva essere di soli 75 centimetri (30 pollici), le stesse dimensioni di un germano reale.[1]
L'animale viveva in quello che alla sua epoca era un arcipelago di isole vulcaniche e coralline nell'est dell'Oceano Ligure-Piemontese. Poiché l'arcipelago si trova a circa 35° N di latitudine in un clima più caldo e umido di quello che presente oggi, l'ambiente doveva essere più o meno simile a quello dei moderni Caraibi ed Indonesiani. L'habitat di Paleocursornis era un terreno collinoso e carsico, con numerosi fiumi d'acqua dolce e salmastra, laghi e paludi (Benton et al., 1997).