Sailendra | |
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Stato | Giava Srivijaya |
Casata di derivazione | Sailendra di Srivijaya |
Casata principale | Sailendra di Giava |
Titoli | Maharaja |
Data di fondazione | VIII secolo |
Data di deposizione | IX secolo a Giava XIII secolo nello Srivijaya |
Etnia | giavanesi malesi? |
La dinastia Sailendra (trascritto anche Shailendra o Çailendra; in lingua indonesiana: Śailendra o Sjailendra; letteralmente: Signore della montagna) si affermò a Giava attorno al 750, nel periodo che seguì la fine del Regno di Funan sulla terraferma del Sud-est asiatico, e fu rovesciata approssimativamente alla metà del secolo successivo.[1] Costretti a lasciare l'isola, i Sailendra assunsero il controllo del potente Impero Srivijaya,[2] che probabilmente mantennero fino al XIII secolo.[3]
Durante i regni dei maharaja Sailendra, Giava conobbe un periodo di grande rinascita culturale e artistica, accompagnata dall'introduzione del Buddhismo Mahāyāna. Molte sono le testimonianze di alto livello artistico realizzate a Giava in quel periodo e che sono oggi in buono stato di conservazione, in particolare l'imponente stupa di Borobudur,[1] ristrutturato dopo secoli di abbandono e dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.[4]
Le notizie relative ai Sailendra sono poche e si basano su inscrizioni ritrovate soprattutto a Giava e nella penisola malese, nonché su alcuni resoconti riportati negli annali cinesi della dinastia Tang. Le speculazioni avanzate da diversi storici, spesso contraddittorie, hanno chiarito solo in parte i misteri riguardanti la dinastia e più in generale il periodo storico dell'arcipelago malese caratterizzato dal dominio dei Sailendra.