Chester Nimitz | |
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Nascita | Fredericksburg, 24 febbraio 1885 |
Morte | Yerba Buena Island, 20 febbraio 1966 |
Luogo di sepoltura | Cimitero nazionale Golden Gate (San Francisco) |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti d'America |
Forza armata | United States Navy |
Specialità | Sommergibili |
Anni di servizio | 1905-1948 |
Grado | Ammiraglio della flotta |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna delle isole Salomone Campagna delle isole Gilbert e Marshall Campagna delle isole Marianne e Palau Campagna delle Filippine (1944-1945) Campagna delle isole Vulcano e Ryūkyū Campagna del Giappone |
Battaglie | Battaglia delle Midway |
Comandante di | Cannoniera Panay Cacciatorpediniere Decatur Sommergibili Snapper, Narwhal, E-1 Incrociatore Chicago 20ª Divisione sommergibili Nave appoggio Rigel Incrociatore Augusta 2ª Divisione incrociatori 1ª Divisione corazzate United States Pacific Fleet/Pacific Ocean Areas Chief of Naval Operations |
Decorazioni | Vedi qui |
Studi militari | United States Naval Academy |
Altre cariche | Presidente della Naval Historical Foundation Rettore dell'Università della California |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Chester William Nimitz (Fredericksburg, 24 febbraio 1885 – Yerba Buena Island, 20 febbraio 1966) è stato un ammiraglio statunitense, comandante in capo della United States Pacific Fleet durante la seconda guerra mondiale.
Entrato nella United States Navy nel 1905, rischiò dopo pochi anni di interrompere la propria carriera per aver fatto incagliare un cacciatorpediniere che da poco comandava, riuscendo comunque a uscirne solo con un richiamo ufficiale e la riassegnazione alla branca dei sommergibili; a più riprese ebbe a che fare con questi particolari vascelli, sui quali maturò vaste competenze così come sulla tecnologia Diesel applicata alle navi. Capitano di fregata dal marzo 1918, trascorse il resto della prima guerra mondiale nello stato maggiore del Chief of Naval Operations (CNO), quindi negli anni venti completò i corsi al Naval War College e dal 1926 al 1929 fu il primo responsabile del Naval Reserve Officers Training Corps, ottenendo notevoli risultati. Comandò poi, negli anni trenta e come capitano di vascello, la squadra cacciatorpediniere della Reserve Fleet e l'incrociatore pesante USS Augusta, per concludere la fine del decennio al Bureau of Navigation. Promosso contrammiraglio nel giugno 1938, guidò la 1ª Divisione corazzate per un anno, poi fu nominato capo del Bureau of Navigation, posto dal quale contribuì in modo determinante all'espansione della United States Navy fino all'attacco di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941.
Ufficiale dallo spiccato talento organizzativo, diplomatico, puntuale, determinato ma all'occorrenza caustico, Nimitz fu scelto dal presidente Franklin Delano Roosevelt per guidare la menomata United States Pacific Fleet. Balzò direttamente al grado di ammiraglio e con il suo superiore, il CNO Ernest King, dovette modellare dal nulla una nuova strategia per la guerra in Estremo Oriente contro l'Impero giapponese; è ricordato soprattutto per aver dato piena fiducia ai servizi d'intelligence e decrittazione della Pacific Fleet, che gli permisero di cogliere le vittorie del Mar dei Coralli e di Midway e ribaltare in parte lo svantaggio degli Alleati. Nel corso delle lunghe ostilità contro i nipponici Nimitz fu fautore di diverse innovazioni, come l'impiego di Task force centrate attorno a una o più portaerei, la leapfrogging strategy per occupare isole-chiave e schivare quelle ritenute troppo difese, l'amalgama di ufficiali di preparazione differente nel medesimo stato maggiore e l'impiego immaginifico del potere marittimo. Nel dicembre 1944 ebbe il grado vitalizio di ammiraglio della flotta e, il 2 settembre 1945, fu firmatario dello strumento di resa giapponese in vece del governo americano. Lasciò poco dopo il comando della Pacific Fleet per occupare quello di CNO fino alla fine del 1947: si impegnò per trasformare la United States Navy in uno strumento adatto alla nuova età atomica. Fu collocato a riposo l'anno successivo, pur continuando la vita pubblica dapprima come ambasciatore di buona volontà e in seguito (1952-1960) come rettore dell'Università della California. Morì in casa propria e fu sepolto nel Cimitero nazionale Golden Gate con altri ex ammiragli della seconda guerra mondiale.