Gli sparatutto con pistola ottica sono una sottocategoria degli sparatutto in prima persona basati su una più diretta simulazione virtuale di una vera e propria sparatoria (è più realistico impugnare un'arma, seppur finta, di un joystick o un joypad).
Il primo gioco ad utilizzare una pistola ottica (pistola che utilizza la luce) è stato Seeburg Ray-O-Lite nel 1936. Al tempo questo tipo di giochi da sala utilizzavano piccoli bersagli mobili su cui erano montati dei sensori fotosensibili che colpiti dal raggio di luce della pistola trasmettevano un segnale. I videogiochi attuali funzionano invece al contrario: il sensore infatti è inserito all'interno della pistola ed è il bersaglio sullo schermo ad emettere luce (il primo esempio si ebbe sul computer MIT Whirlwind) che l'arma interpreta come "oggetto a cui sparare".