Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors.
Please consider supporting us by disabling your ad blocker.

Responsive image


Deviatoio

Funzionamento di un deviatoio semplice
Vista dei numerosi deviatoi della stazione centrale di Francoforte

Il deviatoio, comunemente noto come scambio[Nota 1], è un dispositivo ferroviario che congiunge due o più binari permettendo al materiale rotabile di passare dall'uno all'altro, deviandone o meno la corsa.[1][2][3]

Le sue componenti si possono distinguere in cambiamento, che è la parte che consente al materiale rotabile di cambiare la via percorsa, e incrociamento, che è la parte che consente ai bordini delle ruote di attraversare la rotaia che non verrà percorsa.[4][5]

I deviatoi possono essere classificati per geometria (in particolare in funzione del raggio del ramo deviato e della tangente), per tipologia, o per tipo di azionamento.

Presente nell'infrastruttura ferroviaria fin dalla sua origine, il tipo di deviatoio di uso generale è quello detto ad aghi mobili, introdotto poco prima del 1882 dall'ingegnere tedesco naturalizzato statunitense William (nato Wilhelm) Lorenz (Osnabrück 1826-Reading (Pennsylvania) o Filadelfia (Pennsylvania) 1884), all'epoca ingegnere capo della società Philadelphia and Reading Railroad.[6][7][8]


Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref> per un gruppo chiamato "Nota" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="Nota"/> corrispondente

  1. ^ Regolamento per la Circolazione Ferroviaria, punto 2.3, p. 4.
  2. ^ Istruzione per il Servizio dei Deviatori (1922), art. 1, comma 1.
  3. ^ Istruzione per il Servizio dei Deviatori.
  4. ^ Azimonti, Scambio, p. 1005
  5. ^ Corini, p. 165
  6. ^ C. Saviotti, Ferrovie, in Enciclopedia delle arti ed industrie, compilata colla direzione dell'ingegnere m.se Raffaele Pareto e del cav. ingegnere Giovanni Sacheri, Torino, UTET, 1882, vol. 3°, pp. 449-529, qui pp. 487-488
  7. ^ Alessandro Crisafulli, Vecchi scambi: spunti per una ricerca. Lettera, in I treni, 41 (2020), n. 432, p. 46.
  8. ^ Alessandro Crisafulli, Ancora sull'inventore dello scambio. Lettera, in I treni, 41 (2020), n. 436, p. 44.

Previous Page Next Page