Il telescopio Hooker, utilizzato da Edwin Hubble.Un radiotelescopio.
L'astronomia è probabilmente la più antica delle scienze naturali, lontana nel tempo tanto quanto l'origine dell'uomo. Il termine astronomia deriva dal greco anticoἀστρονομία, composto da ἀστῄρ (astér, stella) e νόμος (nòmos, legge), e significa leggi delle stelle. È la disciplina che si occupa dell'osservazione e dell'interpretazione, secondo il metodo scientifico, dei fenomeni celesti. Sua materia di studio sono le origini e l'evoluzione dell'Universo e le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che ne fanno parte. Comprende aree comuni con la fisica, quali l'astrofisica e la cosmologia. L'astronomia non deve essere confusa con l'astrologia, una pseudoscienza la quale sostiene che i fenomeni celesti abbiano un'influenza sugli eventi che accadono sulla Terra ed in particolare sull'uomo.
Il Portale Astronomia, fondato e gestito dal Progetto Astronomia, ha l'obiettivo di occuparsi di tutto ciò che riguarda la nostra conoscenza dello spazio e delle leggi fisiche che lo governano, ad eccezione dei temi strettamente legati all'esplorazione spaziale, di competenza del Portale Astronautica.
Stime delle densità degli esopianeti in orbita attorno alla nana rossa ultrafredda TRAPPIST-1 (a 39,5 anni luce dal Sole) suggeriscono che essi possano essere ricchi di acqua. L'osservazione dei loro transiti aveva già permesso la loro scoperta e la determinazione delle loro dimensioni. La perioditicità dei transiti risulta tuttavia alterata dalle interazioni gravitazionali tra i pianeti - così vicini tra loro. Ricercatori guidati da Simon Grimm dell'Univeristà di Berna hanno allora utilizzato le variazioni orbitali determinate dagli avvicinamenti tra i pianeti per stimarne le masse.
Il nome di Struve è conosciuto soprattutto per le sue osservazioni di stelle doppie, che portò avanti per numerosi anni. Benché le stelle doppie furono studiate prima di lui da William Herschel, John Herschel e sir James South, Struve superò ogni sforzo precedente. Egli scoprì un gran numero di stelle doppie e nel 1827 pubblicò le sue scoperte nel catalogo Catalogus novus stellarum duplicium.
Poiché molte stelle doppie sono vere stelle binarie e non mere doppie ottiche (come William Herschel aveva scoperto per primo), esse orbitano l'una intorno al baricentro dell'altra, e ciò provoca il lento cambio di posizione negli anni dell'una rispetto all'altra. Struve fece quindi misure micrometriche di 2714 stelle doppie fra il 1824 e il 1837 e pubblicò i suoi risultati nell'opera Stellarum duplicium et multiplicium mensurae micrometricae. Nel 1843 Struve misurò accuratamente la costante di aberrazione e fu il primo a misurare la parallasse di Vega, anche se il primo a misurare la parallasse di una stella fu Friedrich Bessel con 61 Cygni.
Storicamente, il concetto di pianeta è mutato con il progredire delle conoscenze scientifiche. Nell'antichità, come rivela l'etimologia del termine (vagabondo, in lingua greca), venivano considerati "pianeti" tutti gli astri che si spostavano nel cielo notturno rispetto allo sfondo delle stelle fisse, ovvero la Luna, il Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, escluse le comete che venivano considerate fenomeni atmosferici. Con l'introduzione del modello eliocentrico la Terra fu classificata tra i pianeti, mentre il Sole e la Luna ne furono chiaramente distinti. Il successivo sviluppo delle tecniche osservative con l'introduzione del telescopio permise la scoperta di Urano, Nettuno e Plutone, i quali furono subito inseriti nell'elenco dei pianeti del Sistema solare. Successive osservazioni evidenziarono le anomalie di Plutone rispetto agli altri pianeti: un'orbita parecchio eccentrica e inclinata rispetto il piano dell'eclittica ed una massa pari ad un quinto di quella della Luna..
Su Wikibooks sono disponibili diversi libri sull'osservazione astronomica, sia in lingua italiana sia in inglese; si tratta di e-book liberi e gratuiti, disponibili anche in formato .pdf.
Il manuale Osservare il cielo è un valido strumento indirizzato a tutti coloro che per la prima volta si avventurano nell'osservazione della volta celeste, sia con l'ausilio di strumenti come binocoli astronomici o telescopi amatoriali, sia semplicemente ad occhio nudo. Attraverso l'aiuto di carte celesti dettagliate, l'apprendista astrofilo sarà guidato passo passo nell'esplorazione celeste, dalle stelle più facilmente riconoscibili, alle costellazioni più nascoste e agli oggetti più famosi.
Il manuale Guida alle costellazioni è pensato per tutti coloro che, una volta superato lo scoglio costituito dal primissimo approccio alla volta stellata, intendano approfondire l’argomento avventurandosi alla scoperta delle stelle e degli oggetti celesti presenti in ciascuna costellazione, per scoprirne le bellezze e le particolarità.
Il supplemento Carte delle stelle doppie e variabili contiene una raccolta di carte per individuare le principali stelle doppie e variabili di ciascuna costellazione.
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Per chi ha una certa dimestichezza con la lingua inglese, consigliamo anche la lettura di Observing the Sky from 40°N, versione anglofona di Osservare il cielo da 40°N, e dell'atlante Observing the Sky from 30°S. Si tratta di due atlanti pensati per osservatori situati rispettivamente al 40º parallelo nord e a 30º parallelo sud: le loro 24 mappe sono infatti regolate a queste due latitudini; contengono anche informazioni su alcune stelle doppie e variabili e su circa 160 oggetti del profondo cielo osservabili da queste latitudini.
Queste sono le ultime 50 voci di argomento astronomico create o sostanzialmente ampliate dai partecipanti al progetto, ordinate per data di creazione o ampliamento.
Il punto di ritrovo per quanti collaborano alle voci di astronomia ed astrofisica è il Progetto Astronomia, costantemente impegnato per aggiornare, creare e approfondire le voci pertinenti a questi argomenti; tuttavia, il lavoro da svolgere è davvero notevole.
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