Acido borico | |
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Nome IUPAC | |
acido borico | |
Nomi alternativi | |
acido ortoborico acido triossoborico(III) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | H3BO3 oppure B(OH)3 |
Massa molecolare (u) | 61,84 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-139-2 |
PubChem | 7628 |
DrugBank | DBDB11326 |
SMILES | B(O)(O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,44 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 46,5 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 171 °C (444 K) (decomposizione) |
Temperatura di ebollizione | 300 °C (573 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 360 |
Consigli P | 201 - 308+313 [1] |
L'acido borico, o acido ortoborico (più raramente acido boracico[2]), ugualmente acido borico nella nomenclatura IUPAC,[3] è un ossiacido del boro trivalente, di formula H3BO3 o B(OH)3 ed è un acido molto debole. Esiste in natura in forma di cristalli incolori o polvere bianca; è solubile in acqua, specialmente a caldo.
È usato spesso come antisettico, insetticida, disinfettante, ritardante di fiamma e in laboratorio per la preparazione di alcune soluzioni, come il TBE (tris-borato-EDTA).
L'acido borico è utilizzato nell'industria del vetro, nella lavorazione degli smalti, delle vernici, della pelle, della carta, degli adesivi e degli esplosivi. È inoltre iniettato nel moderatore delle centrali nucleari BWR o PWR in virtù della natura di assorbitore neutronico di un isotopo del boro per effettuare gli arresti rapidi (SCRAM).