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Alan Dershowitz

«Un processo penale non è una ricerca della verità. Gli scienziati cercano la verità. I filosofi cercano la moralità. Un processo penale cerca solo un risultato: la prova oltre ogni ragionevole dubbio

Alan Dershowitz nel 2009

Alan Morton Dershowitz (New York, 1º settembre 1938) è un avvocato, giurista e opinionista statunitense.

Professore presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Harvard dall'età di 28 anni, fu all'epoca il più giovane accademico ad avere assunto la docenza presso tale istituzione; è internazionalmente noto per avere difeso in giudizio famosi imputati di crimini vari, nonché per avere ottenuto tredici assoluzioni, annullamenti e ribaltamenti in appello ("overturning") su quindici casi di omicidio.[2]

Tra i casi giudiziari più famosi di cui Dershowitz si è occupato figurano il processo per tentato omicidio a carico di Claus von Bülow (1982) e quello per il Caso O. J. Simpson (1994); altre cause importanti in cui fu difensore riguardano la difesa della libertà d'espressione in un caso di pornografia (1976) nonché dei diritti degli animali (2002); inoltre si è espresso contro il diritto indiscriminato di possedere armi e contro il dettato del Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, da lui definito «anacronistico»; da attivista di origine ebraica ha accusato il cardinale polacco Józef Glemp di avere fomentato l'antisemitismo nel proprio Paese; in precedenza lo stesso Glemp era stato coinvolto in una causa per diffamazione intentatagli da un rabbino, patrocinato in giudizio proprio da Dershowitz.

Politicamente è un liberale centrista e un sionista. È stato un elettore registrato per i democratici fino al 2016, quando è divenuto indipendente, e ha ricevuto critiche di essersi spostato, in materia di politica estera e di terrorismo, su alcune posizioni conservatrici blande o neoconservatrici.[3][4] Come giurista e commentatore ha anche sostenuto il presidente repubblicano Donald Trump in alcuni frangenti particolari dalla sua elezione nel 2016, avendo dei dissapori con l'ambiente legato ai democratici.[5]

Dershowitz ha inoltre fatto parte per molti anni dell'American Civil Liberties Union (ACLU), associazione in origine apolitica e trasversale per la difesa delle libertà civili costituzionali, lasciandola e criticandola in seguito perché a suo dire troppo sbilanciata a sinistra e in favore del femminismo e del radicalismo, emarginando le posizioni di centro e i conservatori.[6]

  1. ^ "Casey Anthony: The System Worked". The Wall Street Journal. Retrieved on July 7, 2011. published 2011-07-07
  2. ^ (EN) Joel Pollak, Dershowitz wins 13th murder case, in The Harvard Law Record, 22 gennaio 2009. URL consultato il 15 febbraio 2010.
  3. ^ What's happened to Alan Dershowitz?
  4. ^ Alan Dershowitz sounding like a Neocon 'Shot them in the head' - YouTube
  5. ^ Se l'isola di Martha’s Vineyard non sopporta più Alan Dershowitz
  6. ^ Dershowitz, Alan (14 June 2018). "The Final Nail in the ACLU's Coffin". Fox News. Retrieved 15 June 2018.

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