Gli Aleramici furono una dinastia sovrana italiana d'origine franca, fondata nel X secolo da Aleramo, primo sovrano della cosiddetta Marca Aleramica (dopo marche di Savona e del Monferrato) per investitura dell'imperatore Ottone I.
La loro maggiore influenza è stata registrata negli stati crociati e nell'Impero Romano d'Oriente, regnando sui regni di Gerusalemme e di Tessalonica e Creta tra il XII e XIII secolo. In tre occasioni ottengono la successione al trono imperiale di Costantinopoli, ma in nessun caso riescono ad essere incoronati, nonostante la titolazione di cesare ottenuta d'almeno due. Tra le donne, vengono ricordate anche una regina titolare di Gerusalemme, diverse imperatrici consorti dell'Impero Romano d'Oriente, regine consorti di Sicilia, Gerusalemme, Cipro e Tessalonica-Creta, oltre a infante di Spagna, delfine consorti del Viennois, ecc.
I diversi maschi della stirpe co-dominarono la Marca aleramica secondo la tradizione salica del lignaggio, estendendo il loro dominio anche su parte della Marca Arduinca, divisa con i Savoia dopo la estinzione degli Arduinici. Furono divisi in due grandi rami: i marchesi di Savona (da cui i del Vasto, marchesi di Saluzzo, del Carretto, del Finale, del Bosco, i Lancia di Sicilia, ecc.); ed i marchesi del Monferrato (da cui i marchesi di Occimiano).
Il ramo del Monferrato si estinse nel 1317 con la morte dell'imperatrice Irene, trasmittente del marchesato ai Paleologi di Costantinopoli. Invece, il ramo di Savona s'estende attraverso numerosi ramificazioni, alcuni sovrani fino al XVII secolo (come i marchesi di Saluzzo e del Finale), mentre altri, sconfitti all'ascesa dei comuni, diventano feudatari e cittadini di Savona, Alessandria e la Repubblica di Genova. Alcuni vengono trasferite al regno di Sicilia dove acquistano una rinnovata importanza.