Alfredo Ignacio Astiz | |
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Soprannome | Angelo Biondo o Angelo della Morte |
Nascita | Mar del Plata, 8 novembre 1951 |
Dati militari | |
Paese servito | Argentina |
Forza armata | Armada de la República Argentina |
Unità | Grupo de Tareas 3.3.2 Gruppo di subacquei tattici |
Anni di servizio | 1970 - 1995 |
Grado | Capitano di fregata |
Guerre | Guerra sporca Guerra delle Falkland |
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Alfredo Ignacio Astiz (Mar del Plata, 8 novembre 1951) è un militare e criminale argentino, ex ufficiale della marina militare. Condannato per omicidio e crimini contro l'umanità, era noto come l'Angelo Biondo o Angelo della Morte, durante il governo dittatoriale di Jorge Rafael Videla.
Ex capitano di fregata dell'Armada de la República Argentina, la marina militare, fu tra i più stretti collaboratori dell'ammiraglio Massera. Durante la dittatura, conosciuta come Processo di riorganizzazione nazionale, ebbe il compito di infiltrarsi nelle organizzazioni per i diritti umani come spia; fece parte del Grupo de Tareas 3.3.2 che aveva come base l'ESMA e tra i crimini contro l'umanità che gli vengono attribuiti vi furono anche casi di rilievo internazionale come il sequestro, la tortura e l'assassinio delle monache francesi Alice Domon e Léonie Duquet, per i quali è stato condannato all'ergastolo in Francia, e dell'adolescente argentino-svedese Dagmar Hagelin.
Il 26 ottobre 2011 il tribunale di Buenos Aires lo ha condannato all'ergastolo per i crimini commessi.[1] Nel 1998 era già stato privato del suo grado di capitano di corvetta ed espulso per indegnità dalla Marina argentina. In totale è stato condannato a tre ergastoli per omicidio plurimo e crimini contro l'umanità, tra cui una condanna al carcere a vita ricevuta dalla magistratura italiana per la sparizione e l'omicidio di tre italo-argentini, tra cui Ángela María Aieta.