Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors.
Please consider supporting us by disabling your ad blocker.

Responsive image


Alleanza Politica Riformata

Alleanza Politica Riformata
Gereformeerd Politiek Verbond
StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Fondazione1º aprile 1948
Dissoluzione2001
IdeologiaConservatorismo sociale
Iscritti1 200 (1950), 2 250 (1951), 3 300 (1952), 5 100 (1954), 5 600 (1955), 5 400 (1956), 5 820 (1957), 6 400 (1958), 6 500 (1959), 6 311 (1960), 6 223 (1961), 6 608 (1962), 7 039 (1963), 7 146 (1964), 7 200 (1965), 8 005 (1966), 8 355 (1967), 8 028 (1968), 7 823 (1969), 8 702 (1970), 8 973 (1971), 9 491 (31 dicembre 1972), 9 836 (31 dicembre 1973), 10 498 (31 dicembre 1974), 10 728 (31 dicembre 1975), 11 371 (31 dicembre 1976), 12 000 (31 dicembre 1977), 12 463 (31 dicembre 1978), 12 700 (31 dicembre 1979), 12 922 (31 dicembre 1980), 13 181 (31 dicembre 1981), 13 114 (31 dicembre 1982), 12 983 (31 dicembre 1983), 12 909 (31 dicembre 1984), 13 044 (31 dicembre 1985), 13 365 (31 dicembre 1986), 13 554 (31 dicembre 1987), 12 639 (31 dicembre 1988), 13 015 (31 dicembre 1989), 12 917 (31 dicembre 1990), 14 276 (31 dicembre 1991), 14 358 (31 dicembre 1992), 14 179 (31 dicembre 1993), 14 269 (31 dicembre 1994), 14 650 (31 dicembre 1995), 14 535 (31 dicembre 1996), 14 366 (31 dicembre 1997), 14 121 (31 dicembre 1998), 13 687 (31 dicembre 1999) e 12 942 (31 dicembre 2000)

L'Alleanza Politica Riformata (in olandese: Gereformeerd Politiek Verbond - GPV) fu un partito politico dei Paesi Bassi di orientamento social-conservatore e ispirato ai principi del protestantesimo[1].

Nacque nel 1948 in seguito ad una scissione dal Partito Anti-Rivoluzionario: i contrasti riflettevano lo scisma avvenuto all'interno delle «Chiese riformate nei Paesi Bassi» (Gereformeerde Kerken in Nederland), per effetto del quale si era affermato un autonomo gruppo confessionale, «sostenitore dell'articolo 31 dell'Ordine della Chiesa» (onderhoudende Artikel 31 Kerkorde). Il conflitto si era aperto intorno ad una questione di diritto canonico: secondo i fautori dello scisma (poi organizzatisi nelle «Chiese riformate dei Paesi Bassi (liberate)», Gereformeerde Kerken in Nederland (vrijgemaakt)), le decisioni sinodali avrebbero richiesto, in conformità al diritto canonico[2], l'approvazione delle chiese locali; sul fronte opposto, invece, veniva sostenuto che queste avrebbero dovuto accettare tali decisioni, salva la facoltà di proporre la questione al sinodo successivo. Un ulteriore motivo di contrasto ruotava poi attorno al tema della teologia federale e riguardava il preciso significato del battesimo.

Nel 2001 il partito dette vita, insieme alla Federazione Politica Riformatrice, ad un nuovo soggetto, Unione Cristiana.


Previous Page Next Page