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Amadriadi

Pan e Amadriade, mosaico a piastrelle trovato a Pompei antica e conservato al Museo Archeologico di Napoli.

Le amadriadi (in greco antico: Ἁμαδρυάδες?, Hamadryádes; da Hama e Drys, "coesistente con gli alberi")[1] sono figure della mitologia greca che vivono all'interno degli alberi. Esse sono un tipo particolare di Driadi, le quali sono loro volta un tipo particolare di ninfe. Sono in parte associabili alle Querquetulanae, le ninfe romane del querceto.

Le amadriadi nascono legate a un certo albero; alcuni credono si tratti dell'albero reale, siano cioè una sua personificazione, mentre le normali driadi sono entità spirituali o divinità degli alberi. Se l'albero è morto, pure l'amadriade associata a esso muore, ed è per questo che gli dei puniscono i mortali che si permettono di danneggiare senza alcun motivo gli alberi. Un sacrilegio involontario fu commesso dalla principessa Driope, che venne per questo trasformata in Amadriade a sua volta.

  1. ^ amadrìade, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 marzo 2016.
    «amadrìade s. f. [dal lat. Hamadryas -ădis, col sign. 1, gr. ἁμαδρυάς -άδος, comp. di ἅμα «insieme» e Δρυάς -άδος «driade1»]»

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