L'apice e il pedice (detti anche, rispettivamente, esponente e deponente) sono due stili di formattazione tipografica che rispetto al testo normale prevedono una dimensione inferiore e un posizionamento rispetto alla linea di base leggermente rialzato nel primo caso, e abbassato nel secondo. Questo stile è tipicamente usato in matematica, in formule o espressioni, o in chimica, nelle formule di composti o nella specificazione degli isotopi, o anche nel testo generico, per realizzarvi riferimenti interni come le note. Nella tipografia professionale, sia essa cartacea o digitale, per mantenere la coerenza di aspetto anche nel peso fra i caratteri normali e quelli, più piccoli, in apice o in pedice, il peso di questi ultimi è di solito lievemente aumentato, similmente a quanto accade per il maiuscoletto.