Con l'impropria espressione di apofonia latina si intende un particolare fenomeno di indebolimento vocalico (fenomeno analogo, per certi versi, a quello della lenizione) riscontrabile nella lingua latina. Contrariamente ad altri fenomeni apofonici, come ad esempio l'apofonia indoeuropea (comune a tutte le lingue indoeuropee compresa la lingua latina medesima), caratterizzati da una natura funzionale (queste trasformazioni possiedono, cioè, sia un valore fonetico sia un valore morfologico-semantico), la cosiddetta apofonia latina è un fenomeno puramente meccanico (ossia ha un valore esclusivamente fonetico). Essa si verifica, infatti, ogniqualvolta una vocale breve si trova a cambiare posizione all'interno della parola; questa trasformazione dà vita a vari esiti a seconda dei suoni coinvolti.[1]
L'apofonia latina si è verificata in un'epoca anteriore al III secolo a.C. ed è stata probabilmente causata dall'accento protosillabico di epoca preletteraria.[2]