Archibald Wavell, I conte Wavell | |
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Viceré d'India | |
Durata mandato | 1 ottobre 1943 – 21 febbraio 1947 |
Monarca | Giorgio VI |
Predecessore | Victor Hope, II marchese di Linlithgow |
Successore | Louis Mountbatten |
Archibald Wavell | |
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Il generale Archibald Wavell in una fotografia del 1941 | |
Nascita | Colchester, 5 maggio 1883 |
Morte | Londra, 24 maggio 1950 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno Unito |
Forza armata | British Army |
Unità | Black Watch |
Anni di servizio | 1901 - 1943 |
Grado | Feldmaresciallo |
Guerre | Seconda guerra boera Prima guerra mondiale Grande rivolta araba (1936-1939) Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna del Sinai e della Palestina Campagna del Nordafrica Guerra del Pacifico (1941-1945) |
Battaglie | Seconda battaglia di Ypres |
Comandante di | American-British-Dutch-Australian Command GHQ India Middle East Command Southern Command British Troops Palestine and Trans-Jordan 2nd Division 6th Infantry Brigade |
Decorazioni | Gran Croce di Cavaliere dell'Ordine del Bagno |
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Archibald Percival Wavell, I conte Wavell (Colchester, 5 maggio 1883 – Londra, 24 maggio 1950), è stato un generale e feldmaresciallo britannico.
Fu un generale di vasta esperienza e notevoli capacità politico-strategiche; durante la seconda guerra mondiale, comandò per oltre tre anni il teatro del Medio Oriente, riportando grandi vittorie contro gli Italiani in Libia e in Africa Orientale; nel luglio 1941, dopo la controffensiva italo-tedesca in Cirenaica, venne trasferito da Churchill al comando delle forze imperiali in India e poi nel gennaio 1942 all'effimero comando combinato alleato in Estremo Oriente ABDA.
Incapace, per scarsezza di risorse e per oggettive difficoltà operative, a fronteggiare la potente offensiva giapponese, nel marzo 1942 ritornò alla testa del comando in India che mantenne fino alla fine della guerra.
È stato considerato da vari storici britannici, uno dei migliori (se non il migliore[1]) condottieri dell'Esercito inglese nella seconda guerra mondiale, in relazione soprattutto alle sue chiare ed esatte concezioni strategiche e alle sue capacità politico-organizzative a livello di grandi operazioni combinate di teatro.