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Arsace I

Arsace I di Partia
Ritratto di Arsace I sul diritto di una sua moneta. Sul rovescio, Arsace seduto sul trono con le iscrizioni in greco ΑΡΣΑΚΟΥ [ΑΥΤ]ΟΚΡΑΤΟΡ[ΟΣ] (ARSACU [AUT]OCRATOR[OS])
Re dei Parti
In carica247-217 a.C.
PredecessoreAndragora
SuccessoreArsace II (o Tiridate I?)
Nascitaprima del 250 a.C.
MorteImpero partico, 217 a.C.
DinastiaArsacidi
PadreFriapite
FigliArsace II[1]
Religionezoroastrismo

Arsace I di Partia (in greco antico Ἀρσάκης, trasl. Arsàches; in partico 𐭀𐭓𐭔𐭊, Aršak, in persiano اشک‎, Ašk) (prima del 250 a.C.Impero partico, 217 a.C.) è stato re dei Parti, celebre per aver conquistato la Partia e per essere stato il primo re dei Parti e il fondatore della dinastia arsacide.

Capo dei Parni, una delle tre tribù della confederazione Dahai, Arsace fondò la sua dinastia nella metà del III secolo a.C., quando sottomise la satrapia di Partia, oggi compresa tra Turkmenistan e Iran, sottraendola ad Andragora, il quale si era ribellato all'impero seleucide. Trascorse il resto del suo regno consolidando il suo dominio nella regione e arginò con successo gli sforzi seleucidi volti a riconquistare la Partia. Grazie alle proprie conquiste, Arsace si guadagnò grande fama anche tra i suoi successori, i quali impiegarono il suo nome come onorificenza reale. Al momento della sua morte, Arsace aveva gettato le basi di uno Stato forte, il quale alla fine si sarebbe trasformato in un impero sotto il suo pronipote, Mitridate I, che assunse l'antico titolo reale in voga nel Vicino Oriente di re dei re.[2][3][4] Ad Arsace subentrò suo figlio Arsace II.

Le fonti letterarie relative ad Arsace risultano scarse e provengono esclusivamente da resoconti greci e romani contraddittori scritti secoli dopo la sua morte. Di conseguenza, il suo regno resta perlopiù avvolto nel mistero. La sua esistenza è stata persino messa in dubbio dagli studiosi moderni, fino a quando nuovi studi e ritrovamenti archeologici hanno confermato la sua identità negli anni Sessanta del Novecento.

  1. ^ La paternità di Arsace II è spesso anche attribuita al fratello di Arsace I, Tiridate.
  2. ^ Kia (2016), p. XXXIV.
  3. ^ Dąbrowa (2012), p. 179.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore sch525536

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