Con arte amarniana si intende la produzione artistica dell'antico Egitto legata alle vicende di Akhenaton, sovrano appartenente alla XVIII dinastia.
Il termine deriva dalla località di Amarna (l'antica Akhetaton).[1]
L'atonismo, la particolare concezione religiosa di Akhenaton, ebbe ripercussioni molto sensibili non solo sulla religione in senso stretto, ma in tutti i campi della vita egizia: si ebbe perciò una "democratizzazione" della lingua, l'invenzione di nuovi strumenti di costruzione (i cosiddetti talatat), e, in campo artistico, una vera e propria rivoluzione. I nuovi canoni vennero quasi certamente dettati dal re in persona se, nella sua tomba, lo scultore di corte Bak si autoproclama "allievo" dello stesso sovrano. Proprio a tale rivoluzione si dà oggi il nome di "arte amarniana".[2]