Astronomica | |
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Prima pagina dell'Astronomica, da un manoscritto del 1461 | |
Autore | Marco Manilio |
1ª ed. originale | 30–40 |
Editio princeps | Norimberga, Regiomontano, 1473 |
Genere | poema |
Sottogenere | didascalico |
Lingua originale | latino |
Gli Astronomica, noti anche come Astronomicon, sono un poema didascalico latino sui fenomeni celesti, scritto in esametri e diviso in cinque libri. Gli Astronomica furono scritti tra il 30 e il 40 da un poeta romano il cui nome era probabilmente Marco Manilio; poco si sa di lui e, sebbene ci siano prove del fatto che gli Astronomica furono letti da molti altri scrittori romani, nessuna opera superstite li cita esplicitamente.
Gli Astronomica, che costituiscono la prima opera ampia e comprensibile riguardante l'astrologia, descrivono i fenomeni celesti e, in particolare, lo zodiaco e l'astrologia. Il poema — che sembra essere stato ispirato dal poema epicureo De rerum natura di Lucrezio — abbraccia una visione stoica e deterministica di un universo supervisionato da un dio e governato dalla ragione. Il quinto libro contiene una lacuna, che ha portato al dibattito sulla dimensione originale del poema; alcuni studiosi sostengono che interi libri siano andati perduti nel corso del tempo, mentre altri ritengono che manchi solo una piccola sezione dell'opera.
Il poema è stato riscoperto negli anni 1416–1417 dall'umanista e studioso italiano Poggio Bracciolini, che fece realizzare una copia da cui deriva il testo moderno. Al momento della loro riscoperta, gli Astronomica furono letti, commentati e curati da numerosi studiosi; tuttavia, non sono riusciti a diventare popolari come altre poemi della letteratura latina classica e sono stati trascurati per secoli. La situazione iniziò a cambiare all'inizio del XX secolo quando, tra il 1903 e il 1930, il classicista Alfred Edward Housman pubblicò un'edizione in cinque libri apprezzata dalla critica.
In epoca contemporanea, gli studiosi considerano gli Astronomica un poema altamente tecnico, complicato e talvolta contraddittorio. Allo stesso tempo, molti hanno elogiato la capacità di Manilio di tradurre in poesia concetti astronomici e complessi calcoli matematici.