Un'automobile a vapore è un tipo di locomobile idonea alla circolazione su strada, negli albori della storia dell'automobile queste vetture primeggiavano sui modelli con motore a combustione interna ed erano in concorrenza con l'auto elettrica che in quegli anni godevano della preferenza dei pochi acquirenti[1]. Fino all'inizio del XX secolo, le automobili a vapore erano ancora comuni e registrarono un record di velocità terrestre assoluto[2]. La Stanley Rocket fu il primo veicolo terrestre a superare i 200 km/h nel 1906[3][4]. Una vettura a vapore, il carro di Cugnot, fu la prima automobile realizzata nella storia, mentre la prima carta di circolazione, e la prima Patente di guida, vennero associate ad un'autovettura con questo tipo di trazione[5][6][7]. Alcune autovetture a vapore, furono poi fornite all'esercito britannico, durante la seconda guerra boera e questi veicoli diventarono le prime autovetture al mondo ad essere utilizzate in un conflitto armato[8].
Dopo il successo iniziale, furono però poche le vetture a vapore costruite dopo gli anni venti del XX secolo[9]. Grazie ai progressi tecnologici compiuti all'inizio del XX secolo sul motore a combustione interna - come l'invenzione del motorino di avviamento e l'applicazione di tecniche produttive più efficienti (la cosiddetta "catena di montaggio") - i modelli con questo tipo di trazione conquistarono il predominio sui mercati rendendo anacronistiche le autovetture a vapore[1][9][10]. Sorte analoga toccò poi alle auto elettriche, che pagarono invece l'arretratezza della tecnologia degli accumulatori elettrici[11].
Nella seconda metà del XX secolo ci sono stati dei tentativi per reintrodurre autoveicoli a vapore, essendo il motore a vapore, con gli avanzamenti tecnologici avvenuti nel corso dei decenni e con le peculiarità che potrebbero renderlo valido come sistema di propulsione alternativa[12]. Questi progetti sono però ancora in fase di studio[12].