Basilica cattedrale patriarcale del Santo Sepolcro | |
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Stato | Israele |
Distretto | Distretto di Gerusalemme |
Località | Gerusalemme |
Coordinate | 31°46′43″N 35°13′46″E |
Religione | |
Titolare | Santo Sepolcro |
Ordine | Confraternita del Santo Sepolcro e Ordine dei frati minori |
Diocesi | |
Fondatore | Costantino I e Flavia Giulia Elena |
Stile architettonico | romanico, protogotico |
La basilica del Santo Sepolcro (in ebraico כנסיית הקבר?, trasl. Cnesiat HaChever, ovvero "chiesa del Sepolcro"; in arabo كنيسة القيامة?, Kanīsat al-Qiyāma, ossia "chiesa della Resurrezione"), chiamata anche la chiesa della Resurrezione (dai cristiani ortodossi: in greco Ναός της Αναστάσεως?, Naòs tis Anastàseos; e in armeno Սուրբ Հարության տաճար?, Surp Harut'yan tachar), è una delle più importanti chiese cristiane di tutto il mondo essendo costruita sul luogo che la tradizione indica come quello della crocifissione, unzione, sepoltura e resurrezione di Gesù. Secondo la tradizione ortodossa, ogni anno, a mezzogiorno, durante la celebrazione del Sabato Santo della Pasqua ortodossa, vi si ripete il «miracolo del Fuoco Santo»[1].
Situata a Gerusalemme, è ricompresa all'interno delle mura della Città Vecchia, al termine della Via Dolorosa, e ingloba sia quella che è ritenuta la «collina del Golgota», luogo della crocifissione, sia il sepolcro scavato nella roccia, dove il Nuovo Testamento riferisce che Gesù fu sepolto. Oggi è la sede del patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, il quale, al centro della chiesa[2], vi ha il proprio Katholikon, ossia la propria cattedrale, e la propria cattedra[3][4].
La basilica del Santo Sepolcro è una delle mete principali e irrinunciabili dei pellegrini che visitano la Terra Santa, insieme con la basilica dell'Annunciazione di Nazareth e la basilica della Natività di Betlemme. Ma, a differenza di queste ultime, il Santo Sepolcro è l'unico luogo della cui esistenza si possiedono prove archeologiche risalenti ad appena un centinaio d'anni dopo la morte di Gesù.
Formalmente è anche la sede del patriarcato di Gerusalemme dei Latini; tuttavia il patriarca cattolico latino non ha la libertà di celebrare se non negli spazi e nei tempi assegnati nel 1852 dallo Statu Quo alla Custodia di Terra Santa e secondo gli accordi con la stessa comunità francescana. Il patriarca latino quindi risiede effettivamente presso la procattedrale del Santissimo Nome di Gesù[5].