Battaglia d'Inghilterra parte del fronte occidentale della seconda guerra mondiale | |
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Data | 10 luglio - 31 ottobre 1940 |
Luogo | Spazio aereo del Regno Unito |
Esito |
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Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
Circa 90.000 perdite civili, di cui 40.000 morti[13] | |
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La battaglia d'Inghilterra (in inglese: Battle of Britain e in tedesco: Luftschlacht um England) è il nome storico della campagna aerea svoltasi durante la seconda guerra mondiale e combattuta dall'aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, contro il Regno Unito tra l'estate e l'autunno del 1940. L'obiettivo della campagna era di guadagnare la superiorità aerea sull'aviazione militare britannica, la Royal Air Force (RAF), e particolarmente contro i suoi aerei da caccia inquadrati nel RAF Fighter Command.
La battaglia d'Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra a essere combattuta interamente da forze aeree[14] e fu anche la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a quella data. Nel luglio 1940, gli obiettivi principali furono i convogli di rifornimento e i porti, quali Portsmouth; un mese dopo, la Luftwaffe iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF. Con il progredire della battaglia, la Luftwaffe iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la Luftwaffe si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del bombardamento strategico.[15][16]
Il fatto che la Germania nazista avesse fallito nei suoi piani, non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa, fu la prima significativa sconfitta tedesca della seconda guerra mondiale.[17] Impedendo alla Germania di acquisire la superiorità aerea, la battaglia sventò la minaccia che Hitler desse il via all'Operazione Leone marino, l'invasione della Gran Bretagna. Alla battaglia partecipò, in modo del tutto ininfluente, anche la Regia Aeronautica con 170 tra caccia, bombardieri e ricognitori, inquadrati nel C.A.I., Corpo Aereo Italiano.[18]