Con la denominazione di Battaglia del Kansas (conosciuta anche come la "Battaglia di Wichita"[1]) è noto nelle fonti anglosassoni, il programma dello stato maggiore delle United States Army Air Forces (USAAF) di costruire, modificare e distribuire ai reparti operativi nel più breve tempo possibile un gran numero di bombardieri strategici Boeing B-29 Superfortress, il più moderno e potente aereo da bombardamento del mondo, affinché potessero essere impiegati rapidamente prima sul teatro europeo della seconda guerra mondiale e poi sul teatro del Sud-Est asiatico e Oceano Pacifico. Nonostante i grandi sforzi organizzativi e tecnici, alla fine fu possibile impiegare i B-29 solo sul fronte del Pacifico.
La cosiddetta "battaglia del Kansas" ebbe inizio con il completamento dei primi superbombardieri intercontinentali dalle linee produttive della enorme nuova fabbrica della Boeing costruita e messa in funzione nelle praterie vicino Wichita, nello stato del Kansas. Il 6 settembre 1941, ancor prima dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, l'USAAF attivò il suo primo piano di produzione che prevedeva la costruzione a Wichita di 250 B-29[2].
Il Boeing B-29 Stratofortress era un aereo rivoluzionario per l'epoca e incorporava numerose innovazioni tecnologicamente avanzate; sfortunatamente la maggior parte dei problemi di sviluppo del nuovo super-bombardiere non erano ancora stati risolti al momento dell'apertura delle linee produttive di Wichita e quindi durante la "battaglia del Kansas" i tecnici e gli alti ufficiali dell'USAAF, sotto l'energica direzione del capo di stato maggiore in persona, generale Henry H. Arnold, dovettero contemporaneamente superare le difficoltà ingegneristiche del progetto e accelerare al massimo la produzione per fornire ai reparti i quantitativi previsti della nuova macchina.