Baudemago (conosciuto con molte varianti tra cui Bagdemagus, Bademagus, Bagdemagu, Bagomedés, Baldemagus, Bandemagus, Bangdemagew, Baudemagus, e in italiano anche Bando di Mago[1]) è un personaggio della leggenda arturiana, solitamente raffigurato come re della terra di Gore o Gorre e Cavaliere della Tavola Rotonda. Originariamente figura nella letteratura come il padre del cavaliere Meleagant, che rapisce la regina Ginevra, in diverse versioni di un episodio che appare in molte fonti. Baudemago appare per la prima volta in Lancillotto o il cavaliere della carretta, romanzo di Chrétien de Troyes del XII secolo[2], ma il personaggio potrebbe essersi sviluppato dalle precedenti tradizioni gallesi del rapimento di Ginevra, un'evoluzione suggerita dalla rappresentazione ultraterrena del suo regno. È ritratto come un parente e alleato di Re Artù e un re saggio e virtuoso, nonostante le azioni di suo figlio. Nelle versioni post-Vulgata, il suo legame con Meleagant scompare, e Baudemago è uno dei cavalieri che intraprendono la ricerca del Graal.