Beirut municipalità | |
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بيروت Bayrūt | |
Localizzazione | |
Stato | Libano |
Governatorato | Beirut |
Distretto | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Jamal Itani |
Territorio | |
Coordinate | 33°54′N 35°31′E |
Altitudine | 0 m s.l.m. |
Superficie | 85 km² |
Abitanti | 450 000[1] (2013) |
Densità | 5 294,12 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | Arabo |
Prefisso | 01 |
Fuso orario | UTC+2 |
Nome abitanti | beritensi |
Patrono | san Giorgio[senza fonte] |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Beirut (AFI: /beiˈrut/;[2] in arabo بيروت?, Bayrūt; in francese Beyrouth; in italiano medioevale Baruti[2]) è una città del Libano, capitale dello Stato nonché capoluogo dell'omonimo governatorato. Con 450 000 abitanti nei propri confini amministrativi, è la città più popolosa del paese vicino-orientale e con la sua area metropolitana racchiude circa un decimo della popolazione libanese.[N 1]
Secondo ritrovamenti archeologici l'area della moderna Beirut, sita nei pressi dell'antica Berito,[2] sarebbe stata abitata dal Pleistocene medio anche se la città assunse una qualche importanza solo in epoca greca - divenendo nota come Laodicea di Fenicia - e romana. Essa fu successivamente contesa durante il Medioevo tra Arabi musulmani e i crociati cristiani venuti dall'Europa, venendo conquistata dagli Ottomani nel 1516. La città rimase nell'impero fino alla sua dissoluzione, passando ai francesi con il Mandato del Grande Libano. Al termine della seconda guerra mondiale la città divenne capitale del neonato Libano.
Nonostante le gravi distruzioni causate dalla guerra civile (1975-1990), Beirut è tornata a essere la principale piazza finanziaria, bancaria, assicurativa e commerciale del Vicino Oriente disponendo di importanti collegamenti con le città siriane di Aleppo e Damasco. Grazie alla sua storia cosmopolita, la città rappresenta inoltre un centro culturale e accademico di grande rilevanza ed è sede di quattro università. Essa ospita inoltre la sede della Commissione economica e sociale per l'Asia Occidentale (ESCWA) nonché diversi uffici regionali per il mondo arabo dell'Organizzazione internazionale del lavoro e dell'UNESCO.
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