Bell P-39 Airacobra | |
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Un P-39Q ancora in condizioni di volo | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Bell |
Data primo volo | 6 aprile 1938 |
Data entrata in servizio | giugno 1941 |
Utilizzatore principale | VVS |
Altri utilizzatori | USAAF RAF Aeronautica Cobelligerante Italiana |
Esemplari | 9 584 |
Costo unitario | $ 50 666 nel 1944[1] |
Altre varianti | Bell XFL Airabonita Bell P-63 Kingcobra |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 9,19 m (30 ft 2 in) |
Apertura alare | 10,36 m (34 ft 0 in) |
Altezza | 3,61 m (11 ft 10 in) |
Superficie alare | 19,79 m² (213 ft²) |
Peso a vuoto | 2 860 kg (6 300 lb) |
Peso carico | 3 473 kg (7 650 lb) |
Peso max al decollo | 4 018 kg (8 850 lb) |
Capacità combustibile | 529 l (120 U.S. gal) internamente; 418 l (95 U.S. gal) in serbatoio esterno sganciabile[2] |
Propulsione | |
Motore | un Allison V-1710-35 12 cilindri a V raffreddato a liquido |
Potenza | 1 166 CV (1 150 hp, 858 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 579 km/h (360 mph, 313 kt) alla quota di 4 572 m (15 000 ft) |
Autonomia | 1 770 km (1 100 mi, 956 nm) con l'impiego del serbatoio supplementare sganciabile |
Tangenza | 9 723 m (31 900 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | nel muso: due Browning M2 calibro 0.5 in con 300 proiettili nelle ali: quattro Browning calibro 0.3 in con 1 000 proiettili[3] |
Cannoni | un M4 calibro 37 mm con 30 proiettili[3] |
Piloni | uno, ventrale[3] |
Note | Misure, prestazioni e armamento sono relativi alla variante "P-39D" |
Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "Bell Aircraft since 1935"[4] | |
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Il Bell P-39 Airacobra era un aereo da caccia monomotore, monoplano ad ala bassa, sviluppato dall'azienda aeronautica statunitense Bell Aircraft Corporation nella seconda metà degli anni trenta. Fu il primo caccia al mondo ad avere il carrello triciclo e il primo ad avere il motore installato al centro della fusoliera, alle spalle del pilota[5].
Prodotto in poco più di 9 500 esemplari, viene però ricordato per essere uno dei velivoli da combattimento più controversi impiegato dagli USA durante la seconda guerra mondiale[5][6]. Condizionato dalle inadeguate prestazioni del suo propulsore alle alte quote, nei teatri europeo e del Pacifico si trovò surclassato nel ruolo di intercettore e venne gradualmente relegato a compiti secondari[5].
Rifiutato dalla britannica RAF dopo una sola missione di combattimento[7], venne al contrario particolarmente apprezzato nelle file della Voenno-vozdušnye sily, l'aeronautica militare dell'Unione Sovietica, che ricevette quasi metà della produzione[5][8], grazie alla "legge Affitti e prestiti", e lo impiegò, principalmente a bassa quota, sia in azioni di attacco al suolo[7][8] che come caccia puro e intercettore di bombardieri e cacciabombardieri nemici[8][9]. E fu proprio un Airacobra sovietico l'ultimo aereo abbattuto dalla Luftwaffe e ad ottenere l'ultima vittoria aerea della seconda guerra mondiale in Europa.
Nel corso del conflitto alcuni esemplari furono assegnati alle forze aeree di altri paesi alleati (Australia e Francia) e al Regno d'Italia, quale paese cobelligerante dopo gli eventi dell'8 settembre 1943.