Berengario I del Friuli | |
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Berengario del Friuli in un'illustrazione del Aquila Saxonica Sub Qua Imperatores Saxones di Ioanne Palatio, 1673 | |
Imperatore dei Romani | |
In carica | dicembre 915 – 7 aprile 924 |
Incoronazione | Basilica di San Pietro, Roma, dicembre 915 |
Predecessore | Ludovico III il Cieco |
Successore | titolo vacante Ottone I di Sassonia (nel 962) |
Re d'Italia | |
In carica | gennaio o febbraio 888 – 7 aprile 924 titolo conteso con:
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Incoronazione | Pavia, gennaio o febbraio 888 |
Predecessore | Carlo il Grosso |
Successore | Rodolfo II di Borgogna |
Altri titoli | Marchese del Friuli |
Nascita | Cividale del Friuli, 850 circa |
Morte | Verona, 7 aprile 924 |
Dinastia | Unrochingi |
Padre | Eberardo del Friuli |
Madre | Gisella |
Coniugi | Bertila di Spoleto Anna di Provenza |
Figli | Gisla Berta |
Religione | Cattolicesimo |
Berengario I (Cividale del Friuli, 850 circa – Verona, 7 aprile 924) fu marchese del Friuli (874 - 924), re d'Italia (888 - 924) e Imperatore dei Romani (915 - 924). A volte è erroneamente citato come Berengario da Forlì: si tratta di un facile errore dei copisti, derivante dall'estrema somiglianza degli aggettivi latini Foroiuliensis (del Friuli) e Foroliviensis (di Forlì)[1][2]. Appartenente alla casata degli Unrochingi, fu uno dei protagonisti del periodo dell'anarchia feudale, quando i più importanti supermagnates[3] della penisola lottarono per avere il controllo dei territori del carolingio regno d'Italia.
Per questo «alcuni storici e una certa retorica nazionalistica hanno fatto di lui un campione e un assertore dell'unità d'Italia»[4].