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Bison bison

Bisonte americano
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineArtiodactyla
FamigliaBovidae
SottofamigliaBovinae
SottotribùBovina
GenereBison
SpecieB. bison
Nomenclatura binomiale
Bison bison
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Bos americanus Gmelin, 1788
Bos bison Linnaeus, 1758
Bison americanus (Gmelin, 1788)
Bison bison montanae Krumbiegel, 1980

Sottospecie
Distribuzione del bisonte americano nel 2012 secondo i dati dell'IUCN.

Il bisonte americano, o semplicemente bisonte (Bison bison (Linnaeus, 1758)), è una specie un tempo diffusa in tutto il Nord America, dove vagava in vaste mandrie.

La sua distribuzione storica, risalente al 9000 a.C., comprendeva la cosiddetta "grande cintura di bisonti", una vasta area di prateria fertile che si estendeva dall'Alaska al Golfo del Messico, raggiungendo a est la costa atlantica (fino ad alcune zone di marea) e spingendosi a nord fino a New York, a sud fino alla Georgia e, secondo alcune fonti, persino in Florida. Avvistamenti documentati si ebbero in Carolina del Nord, ad esempio presso Buffalo Ford sul fiume Catawba, fino al 1750.[2][3][4]

Questo imponente animale ha rischiato l'estinzione a causa dell'eccessiva caccia e della macellazione commerciale nel XIX secolo, aggravate dall'introduzione di malattie bovine trasmesse dai bovini domestici.[5] Alla fine del XVIII secolo, la popolazione di bisonti superava i 60 milioni di esemplari, ma nel 1889 era drammaticamente scesa a soli 541 individui. I primi sforzi di conservazione, avviati a metà del XX secolo, hanno permesso una parziale ripresa della specie, che oggi conta circa 31.000 esemplari selvatici, concentrati perlopiù in parchi e riserve nazionali.[6] Inoltre, grazie a programmammi di reintroduzione, il bisonte è stato reintrodotto anche in alcune regioni della Jakuzia e del Messico.

Sono state identificate due sottospecie o ecotipi principali: il bisonte di pianura (B. b. bison), di dimensioni più piccole e con una gobba arrotondata, e il bisonte delle foreste (B. b. athabascae), più grande e caratterizzato da una gobba più squadrata.[7][8][9][10][11][12] Alcuni studiosi hanno ipotizzato che il bisonte di pianura possa essere ulteriormente suddiviso in due sottospecie, una settentrionale (B. b. montanae) e una meridionale (B. b. bison), ma questa teoria non è generalmente accettata.[10] Il bisonte delle foreste è una delle specie bovine selvatiche più grandi al mondo, superato solo dal gaur asiatico.[13] Tra gli animali terrestri del Nord America, il bisonte è il più pesante e lungo, e il secondo più alto dopo l'alce.

Per millenni, le tribù dei nativi americani hanno intrattenuto profondi legami culturali e spirituali con il bisonte americano, che oggi è riconosciuto come il mammifero nazionale degli Stati Uniti.

  1. ^ (EN) Gates, C., Bison bison, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. Database entry includes a brief justification of why this species is "Near Threatened".
  2. ^ Project Gutenberg E Book – The Extermination of the American Bison.
  3. ^ American Buffalo (Bison bison) species page, su fws.gov, U.S. Fish and Wildlife Service. URL consultato il 24 febbraio 2013.
  4. ^ William T. Hornaday, Superintendent of the National Zoological Park, The Extermination of the American Bison, Smithsonian Institution, 10 febbraio 2006 [1889]. Retrieved on February 24, 2013.
  5. ^ Dan Saladino, Mangiare fino all'estinzione,cap. XVI Bisonte, 2023, trad.Giovanni Garbellini, Einaudi, ISBN 978 8806 25678 4
  6. ^ Aune, K., Jørgensen, D. & Gates, C. 2017. Bison bison (errata version published in 2018). The IUCN Red List of Threatened Species 2017: e.T2815A123789863. https://doi.org/10.2305/IUCN.UK.2017-3.RLTS.T2815A45156541.en. Downloaded on 06 March 2019.
  7. ^ Geist V., Phantom subspecies: the wood bison, Bison bison "athabascae" Rhoads 1897, is not a valid taxon, but an ecotype, in Arctic, vol. 44, n. 4, 1991, pp. 283–300, DOI:10.14430/arctic1552.
  8. ^ Charles E. Kay e Clifford A. White, Reintroduction of bison into the Rocky Mountain parks of Canada: historical and archaeological evidence (PDF), in Crossing Boundaries in Park Management: Proceedings of the 11th Conference on Research and Resource Management in Parks and on Public Lands, Hancock, Michigan, George Wright Soc, 2001, pp. 143–51. URL consultato il 2 dicembre 2009.
  9. ^ Bork, A. M., C. M. Strobeck, F. C. Yeh, R. J. Hudson e R. K. Salmon, Genetic relationship of wood and plains bison based on restriction fragment length polymorphisms (PDF), in Can J Zool, vol. 69, n. 1, 1991, pp. 43–48, DOI:10.1139/z91-007. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2017).
  10. ^ a b Halbert, Natalie D., Terje Raudsepp, Bhanu P. Chowdhary e James N. Derr, Conservation Genetic Analysis of the Texas State Bison Herd, in Journal of Mammalogy, vol. 85, n. 5, 2004, pp. 924–931, DOI:10.1644/BER-029.
  11. ^ Wilson, G. A. e C. Strobeck, Genetic variation within and relatedness among wood and plains bison populations, in Genome, vol. 42, n. 3, 1999, pp. 483–96, DOI:10.1139/gen-42-3-483, PMID 10382295.
  12. ^ Delaney P. Boyd, Conservation of North American Bison: Status and Recommendations (PDF), University of Calgary, aprile 2003, OCLC 232117310. URL consultato il 23 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  13. ^ The Genetics of Cattle, 2nd Edition.

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