Il Boston Tea Party fu un atto di protesta dei coloni nordamericani della costa atlantica, verificatosi giovedì 16 dicembre 1773 nel porto di Boston in risposta al continuo innalzamento delle tasse, promosso dal governo del Regno di Gran Bretagna e dettato dal rischio di bancarotta causato dagli ingenti debiti contratti per alimentare i propri traffici commerciali.[1] Un gruppo giovane di coloni indipendentisti, appartenenti al movimento clandestino dei Sons of Liberty ('Figli della Libertà'), si travestì da nativi Mohawk e s'imbarcò a bordo delle navi inglesi ancorate nel porto di Boston: una volta a bordo, essi gettarono in mare 342 casse di tè trasportate dalle navi, per un valore di 90 000 sterline.[1]