Centre national d'art et de culture Georges-Pompidou | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Parigi |
Indirizzo | Place Georges Pompidou |
Coordinate | 48°51′38.31″N 2°21′08.08″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte modernaSculturaDipintiArti graficheFotografiaNuovi mediaCinemaArchitetturaDesign |
Intitolato a | Georges Pompidou |
Istituzione | 1977 |
Fondatori | Georges Pompidou |
Apertura | 31 gennaio 1977 |
Direttore | Alain Seban, Serge Lasvignes, Laurent Le Bon, Dominique Bozo, Robert Bordaz e Jean Millier |
Visitatori | 5 367 514 MNAM e Bpi (2012) |
Sito web | |
Il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou è un centro culturale multifunzionale che si trova a Parigi, in Rue Beaubourg 19. In francese è conosciuto anche semplicemente come Beaubourg, nome mutuato dal quartiere. Il progetto dell'edificio è opera di Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers, anche se al progetto lavorarono solo Rogers e Piano.
Il Centro nacque dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della Repubblica francese dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale all'insegna della multidisciplinarità, interamente dedicata all'arte moderna, a cui si affiancassero anche una vasta biblioteca pubblica, un museo del design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive.
Per questo il Centro comprende una grande biblioteca pubblica, la Bibliothèque Publique d'Information (BPI), il Musée National d'Art Moderne e l'IRCAM, un centro, quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche in materia di acustica una cui estensione, progettata nel 1971 da Renzo Piano, è situata a place Igor-Stravinsky, a fianco del Centre Georges-Pompidou. Collocato all'interno dell'edificio è il Centro del design industriale.
Il Centro Georges-Pompidou è stato inaugurato il 31 gennaio 1977[1] dal presidente della Repubblica Valéry Giscard d'Estaing in presenza del Primo ministro Raymond Barre, della vedova di Georges Pompidou, Claude Pompidou, e di numerosi capi di Stato esteri. Alla fine degli anni novanta l'edificio è stato interessato da una radicale ristrutturazione, su progetto di Renzo Piano, e ha riaperto il 1º gennaio 2000.
Oggi è uno dei musei più visitati al mondo[2] e custodisce una collezione di circa 100 mila opere, in cui accanto alle arti visive trovano posto il design, l'architettura, la fotografia e le opere multimediali. Queste opere vengono proposte attraverso forme espositive costantemente rinnovate e vengono spesso accompagnate da cicli di conferenze, incontri, dibattiti, concerti e spettacoli.
Ogni anno il Centro organizza una trentina di esposizioni monografiche o tematiche, raccogliendo in mostre temporanee anche materiale proveniente da altre collezioni.