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Ceremonials

Ceremonials
album in studio
ArtistaFlorence and the Machine
Pubblicazione28 ottobre 2011
(date di pubblicazione)
Durata55:58
Dischi1
Tracce12
GenerePop[1][2]
Neo soul[3]
Art pop[4]
Indie pop[5]
Pop barocco[6]
EtichettaIsland Records
ProduttorePaul Epworth, James Ford, Charlie Hugall, Ben Roulston, Isabella Summers, Eg White
Registrazione2010–2011
Abbey Road Studios e Wolf Tone, Londra (Regno Unito)
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[7]
(vendite: 10 000+)
Belgio (bandiera) Belgio[8]
(vendite: 15 000+)
Canada (bandiera) Canada[9]
(vendite: 40 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[10]
(vendite: 10 000+)
Germania (bandiera) Germania[11]
(vendite: 100 000+)
Italia (bandiera) Italia[12]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (4)[13]
(vendite: 280 000+)
Brasile (bandiera) Brasile[14]
(vendite: 40 000+)
Irlanda (bandiera) Irlanda (3)[15]
(vendite: 45 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[16]
(vendite: 15 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[17]
(vendite: 20 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (3)[18]
(vendite: 900 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[19]
(vendite: 1 000 000+)
Florence and the Machine - cronologia
Album precedente
(2011)
Album successivo
(2012)
Singoli
  1. Shake It Out
    Pubblicato: 14 settembre 2011
  2. No Light, No Light
    Pubblicato: 16 gennaio 2012
  3. Never Let Me Go
    Pubblicato: 30 marzo 2012
  4. Spectrum
    Pubblicato: 6 luglio 2012
  5. Lover to Lover
    Pubblicato: 4 dicembre 2012

Ceremonials è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Florence and the Machine, pubblicato il 28 ottobre 2011 dalla Island Records.

La band lavorò sull'album dal 2010 al 2011. Tutte le canzoni presenti nel disco sono state prodotte da Paul Epworth, che aveva già lavorato all'album di debutto della band, Lungs, pubblicato nel 2009.

L'album ha ricevuto recensioni generalmente positive da critici musicali, che l'hanno paragonato ad artisti come Kate Bush, pur lodando la strumentazione e la produzione delle canzoni. Inoltre, è apparso in diverse liste di fine anno dei critici. Ceremonials ha debuttato alla prima posizione dell'Official Albums Chart del Regno Unito, diventando il secondo album consecutivo al numero uno della band. Il New York Times ha descritto il lavoro come un album «dalle melodie celtiche, blues e rock con richiami al gotico e al gospel».

La stessa Florence, in un'intervista per il The Guardian classifica Ceremonials come un album «chamber soul dalle atmosfere un po' gotiche». Per svariati brani, la band si è ispirata al suicidio di Virginia Woolf, come nel caso di What the Water Gave Me e Never Let Me Go. Il sound appare molto più «maturo» del precedente, con richiami al gothic rock già sperimentato in precedenza per singoli promozionali come Heavy in Your Arms. Nella versione deluxe, vi è la presenza di richiami all'indietronica: in Remain Nameless o Strangeness and Charm rappresentano l'esempio più chiaro.

  1. ^ Magda Di Genova, Florence + The Machine - Ceremonials, su ondarock.it, Ondarock, 29 ottobre 2011. URL consultato il 24 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2018).
  2. ^ Martino Cerone, Florence + the Machine - Ceremonials, su storiadellamusica.it, Storia della Musica. URL consultato il 24 settembre 2017.
  3. ^ (EN) James Christopher Monger, Ceremonials, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 settembre 2014.
  4. ^ (EN) Arnold Pan, Florence and the Machine: Ceremonials, su popmatters.com, PopMatters, 1º novembre 2011. URL consultato il 24 settembre.
  5. ^ (EN) David Edwards, Florence + The Machine – Ceremonials, su drownedinsound.com, Drowned in Sound, 1º novembre 2011. URL consultato il 24 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ (EN) Preston Jones, Florence + the Machine bring 'Blue' songs to American Airlines Center, su star-telegram.com, Fort Worth Star-Telegram, 18 maggio 2016. URL consultato il 28 agosto 2019.
  7. ^ (DE) Florence & the Machine - Ceremonials – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 24 novembre 2022.
  8. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2012, su Ultratop. URL consultato il 29 settembre 2021.
  9. ^ (EN) Gold Platinum Database - Ceremonials, su musiccanada.com, Music Canada, 16 novembre 2011. URL consultato il 23 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2014).
  10. ^ (DA) Ceremonials, su IFPI Danmark. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  11. ^ (DE) Florence & The Machine – Ceremonials – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  12. ^ Ceremonials (certificazione), su FIMI. URL consultato il 21 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) Australian Recording Industry Association, March 2023 Album Accreditations (PDF), su Dropbox. URL consultato il 9 aprile 2023.
  14. ^ (PT) Florence + The Machine – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 28 agosto 2024.
  15. ^ (EN) 2011 Certification Awards - multi platinum, su irishcharts.ie, IRMA. URL consultato il 23 luglio 2012.
  16. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart - 16 january 2012, su nztop40.co.nz, RIANZ. URL consultato il 23 luglio 2012.
  17. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  18. ^ (EN) Ceremonials, su British Phonographic Industry. URL consultato il 2 ottobre 2020.
  19. ^ Gold & Platinum, Ceremonials, su riaa.com, 8 gennaio 2015.

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