Il codice di Aleppo (inglese Aleppo Codex, ebraico Keter Aram Tzova) è il più antico manoscritto del testo masoretico della Bibbia ebraica, mancante della Torah dal 1947. Nella sua forma attuale è composto da 295 fogli su un totale originario di 487 (secondo alcuni 480).
Le consonanti furono copiate dallo scriba Shlomo ben Buya'a in Palestina nel 925-930. Il testo venne poi verificato, vocalizzato e approvato dal caposcuola masoreta Aaron ben Moses ben Asher, operante a Tiberiade.
Il Codice di Aleppo fu consultato dal teologo ebreo Maimonide (1135-1204) per la compilazione della sua opera Hilkhot Sefer Torah (Le leggi del libro della Torah), riguardante la stesura dei testi sacri. Questo ha contribuito a rendere il manoscritto come fonte di massima autorevolezza nella tradizione religiosa ebraica, sebbene Maimonide ha citato solamente la struttura in paragrafi e altri dettagli di formattazione, e non il testo in sé.