Commodore PET computer | |
---|---|
![]() | |
Tipo | Personal computer/home computer |
Paese d'origine | ![]() |
Produttore | Commodore |
Presentazione | gennaio 1977 |
Inizio vendita | giugno 1977[1] |
Fine vendita | giugno 1982 |
Prezzo di lancio | 795$ |
CPU | MOS 6502 a 1 MHz |
RAM di serie | 4 KB |
RAM massima | 96 KB |
Tastiera incorporata | alfanumerica, 73 tasti |
Display incorporato | display video CRT da 9 pollici in bianco/blu e nero |
Scheda video | immagine generata da logiche TTL |
Risoluzioni video | 40×25 caratteri |
Scheda audio | no |
Porte | 1 IEEE 488, 1 porta parallela, 1 porta di espansione, 2 porte per registratore (1 interna, 1 esterna) |
Periferiche di serie | registratore a cassette integrato |
SO di serie | KERNAL |
Altro software di serie | Commodore BASIC |
Commodore PET (sigla per Personal Electronic Transactor, letteralmente "operatore elettronico personale")[2] è una famiglia di personal computer a 8 bit prodotta da Commodore International Ltd. dal 1977 al 1982.
Progettati da Chuck Peddle, i computer furono in seguito ridenominati Commodore CBM (da Commodore Business Machines) per evitare problemi legali in Europa dato che la Philips commercializzava nel continente un computer denominato Programm-Entwicklungs-Terminal e l'acronimo "PET" era già registrato.[3] Vennero sostituiti dai Commodore CBM-II.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore storia
«Encouraged by brisk US and Canada sales of the PET 2001, Commodore introduced their wonder machine to the European market, only to hit an almost immediate snag. A Dutch company called Philips was producing a 96 kB. RAM System called the "Programm-Entwicklungs-Terminal", and had rights to the acronym "PET". Facing threats of a lawsuit, Commodore removed the "PET" name from their 2001 series computers, and rebadged them in Europe as the "CBM 3001" series. The CBM 3008 was briefly available, to be quickly replaced by the more common CBM 3016 and the CBM 3032 (...)»
«Incoraggiata dalle buone vendite del PET 2001 in Canada e Stati Uniti, Commodore introdusse la sua meravigliosa macchine anche sul mercato europeo, registrando però subito un problema. Una società olandese chiamata Philips produceva un sistema con 96 KB di RAM chiamato "Programm-Entwicklungs-Terminal" e aveva i diritti sull'acronimo "PET". Capendo di poter imbattersi in un'azione legale, Commodore rimosse il nome "PET" dalla sua linea di computer e decise di ribattezzarli per l'Europa come "CBM 3001". Il CBM 3008 fu disponibile brevemente, sostituito dai più diffusi CBM 3016 e CBM 3032(...)»