Commozione cerebrale | |
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L'accelerazione può esercitare una forza di rotazione nel cervello, in particolare nel mesencefalo e nel diencefalo | |
Specialità | medicina d'emergenza-urgenza e neurologia |
Eziologia | incidente stradale, caduta e trauma fisico |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 850 |
ICD-10 | S06.0 |
MeSH | D001924 |
MedlinePlus | 000799 |
eMedicine | 92095 |
Sinonimi | |
Concussione cerebrale Lieve lesione cerebrale Lieve lesione cerebrale traumatica Lieve trauma cranico Trauma cranico minore Commozione | |
La commozione cerebrale è la più comune forma di compromissione transitoria dell'attività funzionale del cervello.[1] Quando è di natura traumatica, si parla anche di concussione cerebrale (dal latino concussus, passato di concutĕre: "tremare, scuotere violentemente").[2][3][4] Le locuzioni lieve lesione cerebrale, lieve lesione cerebrale traumatica, lieve trauma cranico e trauma cranico minore, possono essere utilizzati con lo stesso significato,[5][6] anche se l'ultimo viene spesso trattato come una categoria ristretta.[7] La commozione cerebrale viene spesso definita come un trauma al cranio con una temporanea perdita della funzione cerebrale, accompagnata da una varietà di sintomi fisici, cognitivi ed emotivi, i quali possono anche risultare talmente poco evidenti da non essere riconosciuti facilmente.
Il trattamento prevede il monitoraggio e il riposo fisico e cognitivo (riduzione di alcune attività come il lavoro, lo studio, giocare con i videogiochi e scrivere testi).[8] I sintomi di solito si risolvono entro tre settimane, anche se possono persistere o possono verificarsi complicazioni.[9]
Sembra che coloro che hanno subito una commozione cerebrale siano più sensibili a un altro evento di tale genere, soprattutto se il nuovo infortunio si verifica prima che i sintomi del primo siano stati completamente risolti.[10] Si riscontra anche un processo progressivo negativo per il quale gli impatti più piccoli provocano la stessa gravità dei sintomi di quelli maggiori.[8] Traumi ripetuti possono aumentare il rischio in età avanzata di insorgenza di demenza, malattia di Parkinson e/o depressione.[10]
Una varietà di segni accompagnano la concussione: somatici (come il mal di testa), cognitivi (un generale senso di "annebbiamento"), emotivi (espressi in una mutevolezza emozionale), segni fisici (come la perdita di coscienza o amnesia), alterazioni del comportamento (come l'irritabilità), deterioramento cognitivo (ad esempio tempi di reazione rallentati) e/o disturbi del sonno.[8] Meno del 10% delle commozioni cerebrali che si verificano nei bambini in seguito ad attività sportive sono associate alla perdita di coscienza.[8][11]
Per via delle diverse definizioni e della sottostima dei casi, il tasso di commozioni cerebrali che si verifica ogni anno non è noto con precisione, ma è valutato oltre 6 casi ogni 1 000 persone.[12] Le cause più comuni sono lesioni dovute ad attività sportive e agli incidenti stradali: quest'ultima risulta essere la causa più frequente tra gli adulti.[13] Oltre a un trauma alla testa, la commozione cerebrale può essere causata dalle forze di accelerazione, senza che vi sia un impatto diretto; negli scenari di guerra, ad esempio, può essere una potenziale conseguenza di esplosioni avvenute nelle vicinanze.[14]
Non è esattamente chiarito come si verifichi il danno e quali siano le cause dei sintomi, ma si ritiene che siano coinvolti lo stiramento degli assoni e le alterazioni nei canali ionici.[15][16] Tramite esami di imaging biomedico, come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, sono stati riscontrati danni a livello cellulare nel cervello di pazienti che hanno subito una commozione cerebrale, tuttavia ciò potrebbe essere dovuto ad artefatti dell'immagine.[17] Si ritiene che fattori strutturali e neuropsichiatrici possano essere entrambi responsabili degli effetti della commozione cerebrale.[18]
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