Il compromesso storico è stato il tentativo, sviluppatosi negli anni settanta, del Partito Comunista Italiano di trovare un accordo politico con la Democrazia Cristiana per raggiungere posizioni di governo. Questa politica non portò mai il Partito Comunista a partecipare al governo in una grande coalizione ai sensi del cosiddetto consociativismo.
Nel 1973, Enrico Berlinguer, segretario del PCI dall'anno prima, propose il "compromesso storico" sulla rivista Rinascita, riflettendo sul colpo di Stato in Cile.
A tale ipotesi corrispondeva, inoltre, l'abbandono definitivo della strategia di una "alternativa di Sinistra", che prevedeva l'alleanza tra il PCI e il PSI, e che veniva concretamente attuata a livello locale[1].