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Storicamente, per Comuni della Brianza ci si riferiva ai comuni situati in un territorio compreso tra il Lambro, affluente del Po, e l'Adda. Da Canonica Lambro a sud, fino al confine Canzo-Asso a nord. Questa accezione del XV secolo ebbe anche una sua struttura politica territoriale[1][2], titolari di particolari concessioni fiscali da parte dello Stato di Milano. Successivamente il suo significato si dilatò pressoché a tutta l'area della Martesana nel linguaggio comune, ed è questa l'accezione più frequentemente usata dal Settecento[3] fino all'Ottocento.
^I cosiddetti, Vicariatus Montis Briantiae e Universitas Montis Briantiae.
^G. Fiamma, in Muratori, Rerum Italicarum scriptores, t. XI, col. 542; T. Calchi, Nuptiae Augustae etc., 110, Bibl. Ambr.; G. Ripamonti, Historia Ecclesiae Mediolanensis, decas I, 231, Milano 1627; R. Beretta, Il Monte di Brianza e i privilegi di Francesco Sforza, in "Appunti storici su alcuni monasteri e località della Brianza", Monza 1966, pp. 165-283.
^Ignazio Cantù, Le vicende della Brianza e de' paesi circonvicini, Milano 1836.