Confessions on a Dance Floor album in studio | |
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Artista | Madonna |
Pubblicazione | 14 novembre 2005 |
Durata | 56:28 |
Dischi | 1 |
Tracce | 12 |
Genere | Disco[1][2][3] Dance[2] Dance pop[4] Musica house[3] |
Etichetta | Warner Bros. |
Produttore | Madonna, Stuart Price, Mirwais Ahmadzaï, Bloodshy & Avant, Bagge & Peer |
Registrazione | 2005 |
Note | Miglior album dance/elettronico 2007 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Brasile[5] (vendite: 50 000+) Cile[6] (vendite: 10 000+) Rep. Ceca[7] (vendite: 5 000+) Hong Kong[8] (vendite: 10 000+) |
Dischi di platino | Argentina (5)[9] (vendite: 200 000+) Australia (2)[10] (vendite: 140 000+) Belgio[11] (vendite: 50 000+) Canada (5)[12] (vendite: 500 000+) Danimarca (5)[13] (vendite: 100 000+) Europa (4)[14] (vendite: 4 000 000+) Finlandia[15] (vendite: 54 588+) Germania (3)[16] (vendite: 600 000+) Giappone (2)[17] (vendite: 500 000+) Grecia (2)[18] (vendite: 40 000+) Irlanda (4)[19] (vendite: 60 000+) Messico[20] (vendite: 100 000+) Paesi Bassi[21] (vendite: 80 000+) Nuova Zelanda[22] (vendite: 15 000+) Polonia[23] (vendite: 20 000+) Portogallo (2)[24] (vendite: 40 000+) Regno Unito (4)[25] (vendite: 1 200 000+) Russia (5)[26] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[27] (vendite: 1 000 000+) Spagna (2)[28] (vendite: 120 000+) Svezia (2)[29] (vendite: 80 000+) Svizzera (3)[30] (vendite: 90 000+) Ungheria (2)[31] (vendite: 30 000+) |
Dischi di diamante | Francia[32] (vendite: 1 000 000+) Italia[33] (vendite: 500 000+) |
Madonna - cronologia | |
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Singoli | |
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Confessions on a Dance Floor è il decimo album discografico in studio della cantautrice statunitense Madonna, pubblicato nel novembre del 2005 dalla Warner Bros. L'album rappresentò un allontanamento dal disco precedente, American Life, (2003). Il disco racchiude influenze della musica disco degli anni Settanta e Ottanta e della musica elettronica contemporanea.
Inizialmente Madonna iniziò a lavorare con il produttore Mirwais Ahmadzaï. Tuttavia, la cantante sentì che la loro collaborazione non stava andando nella direzione che lei desiderava e per questo iniziò una nuova collaborazione con Stuart Price, con il quale aveva già lavorato nella produzione del suo documentario I'm Going to Tell You a Secret. L'album fu registrato nella casa-studio di Price, nella quale Madonna trascorse la maggior parte del suo tempo durante il periodo della registrazione.
Stanca della tematica politica che aveva trattato in precedenza, Madonna avvertì la necessità di "rilassarsi e sentirsi di buon umore".[34]
Da un punto di vista musicale, l'album è strutturato come un DJ set, giacché le canzoni sono fuse insieme in modo tale che sono suonate continuamente senza nessuna interruzione. Il titolo dell'album deriva dal fatto che le canzoni sono allegre e divertenti all'inizio per poi diventare pian piano più oscure, con testi che descrivono sentimenti e situazioni personali. Nei brani sono presenti dei campioni e dei riferimenti musicali ad altri artisti dance come gli ABBA, Donna Summer, i Pet Shop Boys, i Bee Gees e i Depeche Mode, così come a lavori precedenti di Madonna stessa.
Una delle canzoni, Isaac, generò alcune polemiche da parte di alcuni rabbini perché faceva riferimento al fondatore della cabala ebraica, Yitzhak Luria. Madonna replicò spiegando che aveva intitolato la canzone così in suo onore e non con un intento sacrilego.
Dall'album furono estratti quattro singoli: Hung Up, che divenne uno dei singoli più di successo di Madonna a livello mondiale, raggiungendo la posizione numero uno nelle classifiche di 41 paesi, Sorry, che fu la ventesima numero uno di Madonna nel Regno Unito, Get Together e Jump, pubblicati come terzo e quarto singolo, che entrarono nei primi dieci posti delle classifiche di molti paesi.
Per promuovere il disco Madonna intraprese anche il Confessions Tour, che divenne quello con i maggiori incassi da parte di una solista.
I critici contemporanei lodarono l'album definendolo "Il ritorno di Madonna". Grazie a questo lavoro Madonna ricevette un Grammy Award come "Miglior album dance/elettronico" nel 2007, e un riconoscimento ai BRIT Awards come "Cantante internazionale femminile nel 2006".
Da un punto di vista commerciale, l'album raggiunse la posizione numero uno in 40 paesi, entrando nel Guinness dei primati, e vendette 12 milioni di copie in tutto il mondo.
Successivamente fu anche collocato alla 30ª posizione dei "Migliori album di tutti i tempi" da Vice Magazine.