Conflitto in Sudan del 2023 | |||
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![]() Controllato dalle Forze armate sudanesi Controllato dalle Rapid Support Forces Controllato dal Sudan People's Liberation Movement–North Controllato dal Movimento per la Liberazione del Sudan Controllato dal Darfur Joint Protection Force | |||
Data | 15 aprile 2023 - in corso (1 anno e 298 giorni) | ||
Luogo | ![]() | ||
Causa | Conflitto interno tra due schieramenti armati | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
60 000-150 000 vittime, 11 milioni di sfollati (gennaio 2025)[4][5] | |||
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Il conflitto in Sudan del 2023 ha avuto inizio il 15 aprile 2023 in Sudan, e vede contrapposti due gruppi militari, i cui capi erano anche membri del principale organo esecutivo del Paese, il Consiglio sovrano. Le due principali parti in causa sono le Forze armate sudanesi, capeggiate dal generale Abdel Fattah Abdelrahman Burhan, e dall'altra le Rapid Support Forces, un gruppo paramilitare controllato da Mohamed Hamdan Dagalo.[6][7]
Lo scontro tra queste due fazioni avvenne sia a causa dell'instabilità dovuta alla grave crisi economica del Paese, sia per ragioni politiche: dopo un primo (2019) e un secondo colpo di Stato (2021), un accordo per un periodo di transizione verso un governo civile prevedeva lo scioglimento delle Rapid Support Forces e l'inquadramento dei loro membri nell'esercito regolare. Gli attriti tra Burhan e Dagalo sulle tempistiche e le modalità dello scioglimento furono una delle cause scatenanti del conflitto.[8][9][10]
I combattimenti comportarono una gravissima crisi umanitaria: a gennaio 2025 vennero stimate più di 60 000 vittime, 11 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case, e vi furono gravi episodi di carestia.[4] Tra il 22 e il 23 aprile 2024, vennero evacuati per via aerea e navale diversi cittadini provenienti da vari Paesi.[11][12] La gravità del conflitto spinse Edem Wosornu, direttrice delle operazioni dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, a dichiarare che quello del Sudan "è uno dei peggiori disastri umanitari a memoria d'uomo".[13]
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